Di Geoffrey Smith
Investing.com - Il settore manifatturiero statunitense è sprofondato ancora di più nella contrazione nel mese di marzo, secondo un sondaggio aziendale molto seguito pubblicato lunedì.
L’indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero dell’Institute of Supply Management è sceso al minimo da 21 mesi a 46,3 da 47,7 di febbraio, ben al di sotto delle previsioni per un calo più modesto a 47,5. Un livello di 50 separa tipicamente la crescita dalla contrazione, e l’indice ISM è ora al di sotto di tale livello da cinque mesi, dopo essere sceso costantemente nell’ultimo anno.
Anche tutti e tre i sottoindici del report (occupazione, nuovi ordini e prezzi pagati) sono risultati inferiori a 50. Anche gli ordini arretrati e i tempi di consegna sono diminuiti, dipingendo il quadro di un settore che si sta raffreddando rapidamente sotto la pressione dei ripetuti aumenti di tassi di interesse negli ultimi 12 mesi da parte della Federal Reserve.
I future azionari statunitensi sono saliti sulla notizia, mentre il dollaro si è indebolito e i rendimenti obbligazionari sono scesi, in quanto gli operatori di mercato scommettono che il rallentamento implicito nei numeri dell’ISM costringerà a una pausa anticipata del ciclo di inasprimento della politica della Federal Reserve.
Al momento della scrittura il contratto dei {{8839|future S&P 500}} era in rialzo dello 0,4%, ai massimi da metà febbraio, mentre l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere altre valute delle economie sviluppate rispetto, è in calo dello 0,4%, a 101,775. Il rendimento del titolo di riferimento del Tesoro a 2 anni è sceso brevemente al di sotto del 4%, prima di rimbalzare leggermente e attestarsi al 4,03%, con un calo di 13 punti base rispetto alla chiusura di venerdì.