Investing.com - I futures dell’oro segnano il minimo di sette settimane negli scambi statunitensi di questo mercoledì, peggiorando le perdite registrate nella notte mentre aumentano le probabilità che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse quest’estate.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno crolla al minimo della seduta di 1.220,50 dollari l’oncia troy, il minimo dal 6 aprile. Il prezzo si è poi attestato a 1.222,75 dollari alle 12:40 GMT, o alle 8:40, con un calo di 6,45 dollari, o dello 0,55%.
Fino a questa mattina, le probabilità di un aumento dei tassi a giugno da parte della Fed erano pari a quasi il 40%, in salita dal 30% di ieri e da appena il 4% della settimana scorsa, secondo i mercati dei futures. Le probabilità di un aumento a luglio sono pari a circa il 60%.
Gli operatori dei mercati seguiranno da vicino i commenti di alcuni funzionari della Fed in agenda nel corso della giornata per avere maggiori informazioni sulla tempistica dell’aumento dei tassi USA.
Il Presidente della Fed di Philadelphia Patrick Harker parlerà dell’economia durante un evento a Philadelphia alle 13:00 GMT, o alle 9:00 ET. Il Presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari terrà un intervento in occasione della Williston Basin Petroleum Conference in Nord Dakota alle 15:40 GMT, o alle 11:40:00 ET, mentre il Presidente della Fed di Dallas Rob Kaplan terrà un discorso a Houston alle 18:00 GMT, o alle 14:00 ET.
Ieri, il prezzo è crollato di 22,30 dollari, o dell’1,78%, dopo i dati positivi sul settore immobiliare USA che hanno alimentato le aspettative di un aumento dei tassi a breve termine da parte della Fed. Le vendite di case nuove per il mese di aprile sono schizzate del 16,6%, più del previsto, ad un tasso annuo destagionalizzato di 619.000 unità, il massimo dal gennaio del 2008.
I futures dell’oro sono crollati del 5% finora a maggio dal momento che i recenti commenti dei funzionari della Fed nonché i verbali del vertice di aprile della banca centrale hanno convinto molti analisti ed investitori che un aumento dei tassi a giugno o luglio costituisca una reale possibilità.
Il dollaro resta vicino al massimo di quasi due mesi contro il paniere delle altre principali valute tra i segnali di un prossimo aumento dei tassi di interesse.
Un dollaro forte in genere pesa sull’oro, dal momento che riduce l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a luglio salgono di 3,6 centesimi, o dello 0,22%, a 16,29 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata newyorkese, mentre i futures del rame schizzano di 3,3 centesimi, o dell’1,57%, a 2,099 dollari la libbra.