ROMA (Reuters) - Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti come forma privilegiata e "più conveniente" per le imprese attraverso agevolazioni fiscali o incentivi; criteri oggettivi per l'eventuale demansionamento del lavoratore in caso di crisi o ristrutturazione aziendale senza comunque riduzione del salario; tetto massimo di 5.000 euro per il ricorso ai voucher.
Sono queste le principali novità del maxi emendamento sul quale a breve il governo chiederà in Senato il voto di fiducia.
Nessun riferimento esplicito all'articolo 18.
Quanto ai contratti in essere, oltre 40, sono previsti interventi di "semplificazione, modifica o superamento delle medesime tipologie contrattuali" mentre sarà promosso "il contratto a tempo indeterminato [a tutele crescenti sulla base dell'anzianità] come forma privilegiata di contratto di lavoro rendendolo più conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti".
"Revisione della disciplina delle mansioni, in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale individuati sulla base di parametri oggettivi, contemperando l'interesse dell'impresa all'utile impiego del personale con l'interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita ed economiche, prevedendo limiti alla modifica dell'inquadramento", si legge poi nell'emendamento.
Il sottosegretario al Welfare, Teresa Bellanova, ha precisato che sul demansionamento "non c'è nessuna operazione selvaggia", accogliendo le istanze della minoranza Pd.
Quanto alle tutele previste oggi dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, la Bellanova ha ribadito che il governo interverrà nei decreti attuativi.
(Francesca Piscioneri)