Investing.com - Il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito meno del previsto, restando ad un livello che indica un consolidamento del mercato del lavoro, secondo i dati ufficiali rilasciati questo giovedì.
Nel report del Dipartimento per il Lavoro USA si legge che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 27 agosto è salito di 2.000 unità ad un dato destagionalizzato di 263.000 dal totale della settimana precedente di 261.000 unità.
Gli analisti avevano previsto un aumento di 4.000 unità a 265.000 la scorsa settimana.
Un dato inferiore alle 300.000 unità di solito è indice di un consolidamento del mercato del lavoro.
Le richieste di disoccupazione continua nella settimana terminata il 20 agosto sono inaspettatamente salite a 2,159 milioni dai 2,145 milioni della settimana precedente.
Gli analisti avevano previsto che il dato restasse invariato a 2,145 milioni di unità.
La media mobile su quattro settimane è pari a 263.000 unità, in calo di 1.000 unità rispetto alle 264.000 della settimana precedente.
La media mensile è un indicatore più accurato dell’andamento del lavoro poiché riduce la volatilità dei dati settimanali.
Subito dopo il report, rilasciato in concomitanza con i dati sulla produttività non agricola ed i costi unitari del lavoro per il secondo trimestre, il cambio EUR/USD si attesta a 1,1137 da circa 1,1141 segnato prima dei dati; la coppia GBP/USD è scambiata a 1,3255 da 1,3249 registrato precedentemente, mentre il cambio USD/JPY sale a 103,83 dal precedente 103,75.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,10 rispetto a 96,08 segnato prima del report.
Intanto, i titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo. I futures Dow salgono di 22 punti o dello 0,12%, i futures S&P 500 sono in salita di 2 punti o dello 0,10%, mentre i futures Nasdaq vanno su di 11 punti o dello 0,23%.
Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro sono scambiati a 1.306,55 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.307,95 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 44,44 dollari al barile dai 44,38 dollari registrati prima della pubblicazione del report.