Investing.com - L'indice dei prezzi al consumo nel Regno Unito è salito meno del previsto a marzo, lo dimostrano dati ufficiali rilasciati oggi.
In un rapporto, l'Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato l’indice dei prezzi al consumo è sceso a un destagionalizzato 4% a marzo, rispetto al 4,4% di febbraio.
Gli analisti si attendevano che i prezzi al consumo nel Regno Unito aumentassero del 4,4% a marzo.
Il tasso di inflazione è stato il doppio del target del 2,0% fissato dalla Banca del dell'Inghilterra. Il governatore BoE è costretto a scrivere al Cancelliere dello Scacchiere ogni tre mesi che l'inflazione è più di un punto percentuale al di sopra o di sotto del suo target.
Secondo il rapporto, i principali fattori che hanno inciso sull’ IPC sono stati i prezzi degli alimentari più bassi, che hanno compensato le bollette più alte.
L’IPC ‘core’, che esclude i costi di cibo, energia, alcool e tabacco è aumentato meno del previsto a marzo, a un destagionalizzato 3,2% dopo essere aumentato del 3,4% in febbraio.
Gli analisti si attendevano che l’IPC ‘core’ aumentasse del 3,4% a marzo.
In seguito al rilascio dei dati, la sterlina è scesa rispetto al dollaro USA, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,62% a 1,6244.
Nel frattempo, i mercati azionari europei sono in calo. Il FTSE 100 ha perso lo 0,75%, l'Euro Stoxx 50 ha segnato -,62%, il francese CAC 40 -0,83%, mentre in Germania il DAX è sceso dello 0,72%.
In un rapporto, l'Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato l’indice dei prezzi al consumo è sceso a un destagionalizzato 4% a marzo, rispetto al 4,4% di febbraio.
Gli analisti si attendevano che i prezzi al consumo nel Regno Unito aumentassero del 4,4% a marzo.
Il tasso di inflazione è stato il doppio del target del 2,0% fissato dalla Banca del dell'Inghilterra. Il governatore BoE è costretto a scrivere al Cancelliere dello Scacchiere ogni tre mesi che l'inflazione è più di un punto percentuale al di sopra o di sotto del suo target.
Secondo il rapporto, i principali fattori che hanno inciso sull’ IPC sono stati i prezzi degli alimentari più bassi, che hanno compensato le bollette più alte.
L’IPC ‘core’, che esclude i costi di cibo, energia, alcool e tabacco è aumentato meno del previsto a marzo, a un destagionalizzato 3,2% dopo essere aumentato del 3,4% in febbraio.
Gli analisti si attendevano che l’IPC ‘core’ aumentasse del 3,4% a marzo.
In seguito al rilascio dei dati, la sterlina è scesa rispetto al dollaro USA, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,62% a 1,6244.
Nel frattempo, i mercati azionari europei sono in calo. Il FTSE 100 ha perso lo 0,75%, l'Euro Stoxx 50 ha segnato -,62%, il francese CAC 40 -0,83%, mentre in Germania il DAX è sceso dello 0,72%.