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Sentimento dei consumatori australiani peggiora a gennaio

Pubblicato 16.01.2024, 00:56
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Investing.com - Il sentimento dei consumatori australiani si è deteriorato all’inizio di gennaio, secondo un sondaggio privato condotto martedì, in quanto i segnali di un’inflazione persistente hanno tenuto gli intervistati in ansia per l’aumento dei tassi d’interesse e la riduzione dei risparmi delle famiglie.

L’indice del sentimento dei consumatori dell’Istituto Westpac-Melbourne è sceso dell’1,3% all’inizio di gennaio a 81 punti, tornando ai minimi dell’era COVID e invertendo in gran parte il miglioramento registrato a dicembre.

Secondo Westpac, l’elevato costo della vita e gli alti tassi d’interesse hanno continuato a rappresentare il principale punto di domanda dei consumatori, anche se i mercati finanziari più ampi hanno iniziato a prevedere tagli dei tassi d’interesse australiani e statunitensi per quest’anno.

“Per i consumatori, il nuovo anno sembra aver ripreso da dove si era interrotto quello precedente: il costo della vita e gli alti tassi di interesse continuano a dominare e il sentimento si aggira intorno a livelli profondamente pessimistici”, ha scritto in una nota Matthew Hassan, economista senior del Gruppo Westpac.

“Nonostante l’attenuazione dei timori di un aumento dei tassi, i consumatori sono molto più ‘falchi’ sulle prospettive dei tassi di interesse in Australia rispetto ai mercati finanziari e agli economisti”.

In particolare, i titolari di mutui ipotecari si sono dimostrati ampiamente pessimisti sul percorso dei tassi di interesse.

Tuttavia, nonostante il sentimento dei consumatori rimanga debole, la spesa al dettaglio, che è un motore fondamentale della crescita economica, ha mostrato una certa resistenza. L’evento del Black Friday ha visto vendite al dettaglio superare le aspettative a novembre.

Ma l’elevata spesa al dettaglio si traduce in una maggiore inflazione, che a sua volta potrebbe invitare a una maggiore stretta monetaria.

La Banca Centrale d’Australia ha aumentato i tassi di interesse di 425 punti base dall’inizio del 2022, per combattere l’inflazione elevata sulla scia della pandemia COVID-19.

Tuttavia, sebbene i rialzi abbiano avuto un certo impatto sull’inflazione, le pressioni sui prezzi sono rimaste ben al di sopra delle medie storiche. La lettura dell’indice dei prezzi al consumo di novembre è risultata inferiore alle attese, ma è rimasta ben al di sopra dell’obiettivo annuale del 2%-3% fissato dalla RBA.

L’attenzione si concentra ora sulla Lettura dell’IPC per il mese di dicembre e per il quarto trimestre, previsto per gennaio. Si prevede che la lettura di questo dato influenzerà la posizione della RBA sui tassi di interesse quando si riunirà all’inizio di febbraio.

Sebbene la RBA abbia mantenuto i tassi fermi da novembre, la banca centrale ha ripetutamente avvertito che le prospettive dell’inflazione rimangono incerte e che qualsiasi persistenza dell’inflazione potrebbe invitare a ulteriori rialzi dei tassi.

Westpac prevede che la banca centrale manterrà i tassi fermi a febbraio.

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