Investing.com - Il prezzo del greggio continua a salire questo martedì, dopo i nuovi raid aerei della Francia contro la roccaforte dello Stato Islamico in Siria, notizia che ha scatenato i timori per un’interruzione delle forniture dalla regione.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a gennaio sale di 27 centesimi, o dello 0,61% a 44,83 dollari al barile negli scambi della mattinata europea.
Ieri, il Brent è crollato a 43,15 dollari, il minimo dal 26 agosto, prima di salire dopo la notizia dei raid aerei francesi in Siria che potrebbero minacciare la fornitura di greggio.
Intanto, sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a dicembre sale di 3 centesimi, o dello 0,08%, a 41,77 dollari al barile. Il prezzo del Nymex è crollato a 40,06 dollari ieri, il minimo dal 27 agosto, prima di subire un’impennata di un dollaro, o del 2,45%, per via di un’ondata di acquisti tecnici.
I guadagni resteranno limitati a causa delle previsioni piuttosto ribassiste sulle scorte e la domanda e sull’economia globale.
I traders attendono la pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte statunitensi ed i prodotti raffinati per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.
L’American Petroleum Institute pubblicherà il report sulle scorte nel corso della giornata, mentre il report governativo di domani dovrebbe mostrare che le scorte di greggio sono aumentate di 1,6 milioni di barili nella settimana terminata il 13 novembre.
Le scorte di greggio statunitensi sono salite per la settima settimana consecutiva la scorsa settimana, restando vicino ad un livello che in questo periodo dell’anno non si registrava da almeno 80 anni.
Secondo l’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI), il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è salito di 2 unità la scorsa settimana a 574, il primo aumento settimanale in quasi tre mesi.
Negli ultimi mesi, il mercato del greggio è rimasto sulla difensiva a causa dell’incertezza legata alla tempistica della riduzione dell’eccesso di greggio globale.
Sul greggio pesano inoltre i timori per un dollaro forte, le prospettive di un aumento dei tassi di interesse USA la prossima settimana e la preoccupazione per un calo della domanda dalla Cina.