Investing.com - L’euro è salito contro il dollaro questo mercoledì, dopo i dati che hanno mostrato che l’indice composito dei direttori acquisti della zona euro è salito al livello più alto degli ultimi 18 mesi a luglio.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3254, il massimo dal 21 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 1,3245, in salita dello 0,16%.
Supporto a 1,3162, minimo di martedì e resistenza a 1,3300, massimo del 20 giugno.
L’euro è stato spinto dopo i dati che hanno mostrato
che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 50,4 da 48,7 a giugno, sulla scia di dati più forti in Germania e Francia, alimentando l’ottimismo che l’economia della zona euro possa uscire dalla recessione nel terzo trimestre.
L’indice PMI manifatturiero in Germania è salito a 50,3 a luglio, da una lettura di 48,6 nel mese precedente, e l’indice PMI del settore servizi in Germania è salito a 52,5 da 50,4.
L’indice PMI manifatturiero in Francia è salito al massimo di 17 mesi di 49,8 a luglio, mentre i servizi PMI sono saliti a 48,2 da 47,2 dello scorso mese.
In Cina i dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera è scesa al minimo di 11 mesi a luglio, spinta dalla domanda di dollari.
La lettura preliminare dell’indice HSBC PMI è scesa al minimo di 11 mesi di 47,7 a luglio, dalla lettura di 48,2 dello scorso mese. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 48,6. Una lettura sotto il 50 indica una contrazione.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,23% a 0,8621, al massimo di 2 mesi contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,76% a 132,51.
Gli investitori attendono nel corso della giornata i dati USA produrranno i dati sulla vendita di case nuove, nella speculazione su un possibile ridimensionamento del programma di acquisti della Federal Reserve.
Il Presidente della Fed Ben Bernanke la scorsa settimana ha dichiarato che il ritmo degli acquisti dipenderà dalla forza della ripresa economica statunitense.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3254, il massimo dal 21 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 1,3245, in salita dello 0,16%.
Supporto a 1,3162, minimo di martedì e resistenza a 1,3300, massimo del 20 giugno.
L’euro è stato spinto dopo i dati che hanno mostrato
che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 50,4 da 48,7 a giugno, sulla scia di dati più forti in Germania e Francia, alimentando l’ottimismo che l’economia della zona euro possa uscire dalla recessione nel terzo trimestre.
L’indice PMI manifatturiero in Germania è salito a 50,3 a luglio, da una lettura di 48,6 nel mese precedente, e l’indice PMI del settore servizi in Germania è salito a 52,5 da 50,4.
L’indice PMI manifatturiero in Francia è salito al massimo di 17 mesi di 49,8 a luglio, mentre i servizi PMI sono saliti a 48,2 da 47,2 dello scorso mese.
In Cina i dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera è scesa al minimo di 11 mesi a luglio, spinta dalla domanda di dollari.
La lettura preliminare dell’indice HSBC PMI è scesa al minimo di 11 mesi di 47,7 a luglio, dalla lettura di 48,2 dello scorso mese. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 48,6. Una lettura sotto il 50 indica una contrazione.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,23% a 0,8621, al massimo di 2 mesi contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,76% a 132,51.
Gli investitori attendono nel corso della giornata i dati USA produrranno i dati sulla vendita di case nuove, nella speculazione su un possibile ridimensionamento del programma di acquisti della Federal Reserve.
Il Presidente della Fed Ben Bernanke la scorsa settimana ha dichiarato che il ritmo degli acquisti dipenderà dalla forza della ripresa economica statunitense.