Investing.com - Il dollaro è rimasto in salita contro le altre controparti questo giovedì, dopo i verbali dell’ultimo vertice della Federal Reserve che hanno evidenziato una posizione meno cauta della banca.
Il dollaro è rimasto supportato dai verbali di mercoledì del vertice di luglio della Fed che hanno mostrato che alcuni dei funzionari credono che il rafforzamento della ripresa ed i miglioramenti in corso nel mercato del lavoro siano una spinta per un inasprimento della politica monetaria.
Altri funzionari vogliono prima vedere una ulteriore prova della ripresa prima di muoversi verso un aumento dei tassi.
Gli investitori attendono l’inizio del simposio economico di tre giorni che inizierà quest’oggi a Jackson Hole, nel Wyoming.
Il cambio EUR/USD è sceso a 1,3265, il minimo degli ultimi 11 mesi, dopo i dati che hanno mostrato che l’attività del settore manifatturiero della zona euro è scesa al minimo di 13 mesi ad agosto, con l’indice PMI della zona euro in calo a 50,8 da 51,8 a luglio. Gli economisti avevano previsto un calo a 51,3.
L’indice PMI della regione è sceso a 53,5 da 54,2 a luglio in linea con le previsioni.
L’attività manifatturiera tedesca è rimasta stabile, mentre in Francia si è contratta per il sesto mese consecutivo.
La sterlina è scesa al minimo di 4 mesi e mezzo contro il dollaro, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,08% a 1,6581 dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono salite dello 0,1% a luglio, contro le aspettative di un aumento dello 0,4%.
Le vendite al dettaglio di giugno sono state riviste al rialzo dello 0,2% dalla precedente stima di un aumento dello 0,1%.
Il dollaro è salito al massimo di quattro anni e mezzo contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,09% a 103,85, mentre il cambio USD/CHF è in calo dello 0,05% a 0,9129. I dati hanno mostrato che l’attività manifatturiera è cresciuta ad agosto in Giappone, indicando che l’economia si sta stabilizzando dopo la brusca contrazione subita nel secondo trimestre, per via di un aumento dell’imposta sulle vendite.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che il surplus commerciale è salito a 3,98 miliardi di franchi svizzeri lo scorso mese, superando le aspettative.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con AUD/USD in calo dello 0,11% a 0,9277 e NZD/USD su dello 0,07% a 0,8378, mentre il cambio USD/CAD è stabile a 1,0976.
Le valute legate all’export sono andate sotto pressione dopo un report che ha mostrato che la lettura preliminare dell’indice HSBC manifatturiero è sceso al minimo di tre mesi di 50,3 ad agosto, dal 51,7 di luglio e contro le previsioni di una lettura a 51,5.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute è salito dello 0,02% a 82,31, il massimo da settembre.