Di Mauro Speranza
Investing.com - Titoli di coda per Theresa May che annuncia le sue dimissioni da leader del partito conservatore per il prossimo 7 giugno, che dovrebbero portare anche ad un nuovo Primo Ministro quando i Tories avranno scelto il nuovo capo.
May, dunque, si arrende alle crescenti pressioni del Parlamento e ha annunciato la sua partenza, dopo quasi tre anni di tentativi di portare la Gran Bretagna fuori dall'Unione europea, tutti andati a vuoto.
"Sarà sempre un motivo di profondo dispiacere per me il fatto di non essere stata in grado di portare a termine la Brexit", ha detto May.
La sua partenza rischia di scatenare un concorso feroce per succederle all'interno del partito conservatore al governo. In verità, i rivali di Theresa May si sono battuti per mesi, fino ad essersi ammutinati.
I legislatori conservatori sono stati profondamente frustrati dall'incapacità della signora May di consegnare il Brexit, che è diventata la preoccupazione centrale del governo, qualcuno direbbe la sua unica, dopo che il paese ha votato per lasciare il sindacato in un referendum del 2016.
Le dimissioni della Premier rischiano di complicare ancora di più il processo della Brexit, lasciandolo "in un limbo", spiegano gli esperti di Link Securities.
Di fronte a questa situazione, sempre più banche d'investimento aumentano le previsioni di una "hard Brexit" (senza accordo). JP Morgan (NYSE:JPM), ad esempio, ha aumentato questa possibilità dal 15% al 25%, mentre Berenberg arriva addirittura al 30.