Cinque Cose da Seguire Sui Mercati Questo Lunedì

Pubblicato 20.06.2016, 11:54
© Reuters.  Cinque Cose da Seguire in Questa Giornata Sui Mercati Finanziari
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Investing.com - Ecco le cinque notizie principali da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 20 giugno:

1. Balzo del 2% della sterlina, si riducono i timori per la Brexit

La sterlina schizza contro le altre principali valute questo lunedì, mentre i timori che il Regno Unito possa votare a favore dell’uscita dall’Unione Europea si riducono dopo i sondaggi del weekend che hanno mostrato un aumento dei favorevoli alla permanenza in vista del referendum di giovedì.

Il cambio GBP/USD schizza dell’1,9% al massimo di tre settimane di 1,4633, continuando a staccarsi dal minimo di due mesi di 1,4011 di giovedì.

La sterlina è in salita anche contro lo yen, con il cambio GBP/JPY che rimbalza del 2,3% a 152,88, staccandosi dal minimo di tre anni di giovedì di 145,37.

Una serie di sondaggi nel weekend hanno mostrato un aumento dei favorevoli a restare nell’UE in vista dell’attesissimo referendum di giovedì.

2. Impennata dei titoli azionari globali alta propensione al rischio

I futures dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in forte rialzo questo lunedì, con i futures Dow su di oltre 200 punti mentre sembra allontanarsi l’ombra della Brexit, migliorando la propensione al rischio.

Intanto, le borse europee sono positive, con l’indice tedesco DAX che balza del 3% ed il londinese FTSE100 che schizza del 2,5%, mentre gli investitori sono fiduciosi che il Regno Unito voterà per la permanenza nell’Unione Europea in occasione del referendum di questa settimana.

I mercati azionari asiatici hanno segnato dei rialzi dopo i sondaggi del fine settimana che hanno rivelato un aumento dei favorevoli alla permanenza nell’Unione Europea.

3. Il greggio Brent supera di nuovo i 50 dollari

Il prezzo del greggio segna un rialzo questo lunedì, con i futures del Brent che superano i 50 dollari, mentre si riducono i timori per l’imminente referendum del Regno Unito sull’appartenenza all’Unione Europea.

Il Brent balza di 85 centesimi, o dell’1,79% a 50,02 dollari al barile, dopo aver segnato il massimo giornaliero di 50,30 dollari, mentre il greggio USA schizza di 74 centesimi, o dell’1,52% a 49,30 dollari al barile negli scambi della mattinata newyorkese.

4. L’oro crolla dopo i sondaggi da cui è emerso che il Regno Unito potrebbe restare nell’UE

I futures dell’oro sono sotto pressione questo lunedì, staccandosi ancora dal massimo di 22 mesi della scorsa settimana, dal momento che i timori per la possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea si sono ridotti per il momento.

Il prezzo del metallo giallo è crollato al minimo intraday di 1.282,30 dollari l’oncia troy. L’oro si è poi attestato a 1.286,55 dollari, in calo di 8,25 dollari, o dello 0,64%.

La scorsa settimana, i favorevoli all’uscita dall’UE sembravano in vantaggio, facendo schizzare l’oro al massimo di 1.318,90 dollari, il massimo dall’agosto del 2014.

5. Rendimento dei bond globali in ripresa dal minimo storico

Il rendimento dei bond a 10 anni britannici è schizzato di 6,8 punti base, o del 5,85% all’1,212%, staccandosi dal minimo storico della scorsa settimana dell’1,072%, grazie alla riduzione dei timori per la Brexit che ha incoraggiato il sentimento dei mercati.

Il cambiamento dei sondaggi ha incoraggiato la propensione al rischio, pesantemente colpita dai timori che l’uscita dall’UE possa scatenare il caos sui mercati finanziari globali.

Intanto, il rendimento dei bond a 10 anni tedeschi è salito di 3,6 punti base allo 0,053%, dopo essere crollato al minimo storico di -0,037% alla fine della scorsa settimana, mentre il rendimento dei bond governativi a 10 anni nipponici oscilla al di sopra del minimo storico toccato la settimana scorsa.

Negli Stati Uniti il rendimento dei buoni del Tesoro a 10 anni è salito all’1,67%, staccandosi dal minimo di quattro anni dell’1,518% a cui era crollato giovedì scorso.

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