Investing.com - Ecco le cinque notizie principali da seguire sui mercati finanziari questo martedì 12 gennaio:
1. Il prezzo del greggio scende a 30 dollari
Il prezzo del greggio crolla a 30 dollari al barile questo martedì, per via del persistere dei timori per lo stato di salute dell’economia cinese che fanno presagire che l’eccesso di scorte possa durare più a lungo del previsto.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli Stati Uniti ed è stata il motore del rafforzamento della domanda.
Il greggio Brent scende di 22 centesimi, o dello 0,71% a 31,66 dollari al barile alle 10:35 GMT, o alle 5:35 ET, dopo essere crollato al minimo della seduta di 30,77 dollari, un livello che non si registrava dall’aprile del 2004.
Il greggio USA è crollato a 30,42 dollari, il minimo dal dicembre del 2003, prima di attestarsi a 31,06 dollari, con un crollo di 35 centesimi, o dell’1,1%.
2. Ripresa dei titoli azionari cinesi, l’indice Nikkei crolla
Le borse cinesi sono in ripresa negli scambi altalenanti di questo martedì, con lo yuan che si stabilizza per il terzo giorno consecutivo. Le autorità cinesi hanno fissato il tasso di cambio dello yuan a 6,5628 contro il dollaro, vicino al valore di ieri di 6,5626.
Gli altri mercati asiatici hanno chiuso al ribasso sulla scia del calo del prezzo del greggio. L’indice nipponico Nikkei ha chiuso al minimo di un anno, mentre i mercati ad Hong Kong ed in Australia hanno chiuso in rosso.
3. I mercati azionari europei e statunitensi cercano di non tener conto del crollo del greggio
I titoli azionari europei segnano un’impennata questo martedì, con il tedesco DAX che schizza del 2% poiché gli investitori hanno deciso di ignorare l’andamento ribassista dei futures del greggio.
Intanto, i futures dei titoli azionari USA registrano aumenti compresi tra lo 0,5% e lo 0,6%, facendo presagire un’apertura positiva di Wall Street nel corso della giornata dopo la chiusura mista di ieri dovuta al crollo del prezzo delle materie prime.
4. Rame ad un nuovo minimo di sei anni e mezzo
I futures del rame ad un nuovo minimo di sei anni questo martedì, mentre gli investitori continuano a vendere il metallo rosso in un clima di apprensione per la domanda futura da parte della Cina, il principale consumatore del metallo industriale.
Nel 2016, il prezzo del rame è crollato di quasi l’8%, dal momento che il crollo delle borse cinesi ed il rapido deprezzamento dello yuan hanno pesato sul sentimento degli investitori.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame poiché è responsabile di circa il 45% della richiesta globale del metallo rosso.
5. La sterlina crolla dopo i dati deludenti
La sterlina scende ad un nuovo minimo di cinque anni contro il dollaro questo martedì dopo i dati che hanno rivelato che la produzione industriale e manifatturiera britannica è crollata a novembre, un’ulteriore prova del fatto che l’economia è rallentata alla fine dell’anno.
La sterlina è andata sotto pressione negli ultimi giorni per via della riduzione delle aspettative di un aumento dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra e dell’incertezza legata al referendum con cui la Gran Bretagna deciderà se continuare a far parte o meno dell’Unione Europea.