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Le cinque cose da seguire sui mercati questo giovedì

Pubblicato 19.07.2018, 11:32
Aggiornato 19.07.2018, 11:32
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo giovedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 19 luglio:

1. I timori di una guerra commerciale tornano al centro della scena

Riemergono le preoccupazioni per una guerra commerciale: la Cina ha definito accuse “scioccanti” e “false” i commenti resi da un funzionario senior della Casa Bianca che ha accusato il Presidente cinese Xi Jinping di stare bloccando i progressi per il raggiungimento di un accordo finalizzato ad evitare una guerra commerciale.

Ieri, Larry Kudlow, a capo del Consiglio Economico della Casa Bianca, ha dichiarato che secondo lui i funzionari di rango inferiore cinesi vogliono un accordo, compreso il consigliere economico senior di Xi, Liu He, ma che Xi ha rifiutato di apportare modifiche alla politica di trasferimento tecnologico del paese e ad altre politiche commerciali.

A proposito dei commenti di Kudlow, la portavoce del Ministero degli Esteri cinese Hua Chunying ha affermato: “Il fatto che il funzionario degli Stati Uniti abbia inaspettatamente distorto i fatti muovendo accuse false è scioccante e incredibile”.

Questo mese Stati Uniti e Cina hanno introdotto a vicenda dazi su 34 miliardi di dollari di importazioni inasprendo lo scontro commerciale che sta pesando sui mercati finanziari.

Il Presidente Donald Trump ha minacciato ulteriori dazi a meno che Pechino non accetti di cambiare le sue pratiche sulla proprietà intellettuale e i suoi piani sul settore dell’high-tech.

2. I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al ribasso

I future dei titoli USA sembrano destinati ad un’apertura negativa, con gli investitori che continuano a non perdere di vista la recente disputa commerciale tra gli Stati Uniti e molti dei suoi partner commerciali, soprattutto la Cina.

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Alle 5:30 ET, i future Dow blue-chip scendono di 23 punti, o dello 0,1%. Anche i future S&P 500 e i future Nasdaq 100 legati al settore tech fanno prospettare aperture al ribasso nelle rispettive sedute.

Nel frattempo in Europa la maggior parte delle borse è in calo, con i vari settori perlopiù in territorio negativo. I titoli legati alle materie prime crollano dell’1,5% segnando una delle peggiori performance negli scambi di metà mattina.

I mercati azionari asiatici hanno chiuso misti, con le principali borse in calo dopo essere inizialmente salite. L’indice cinese Shanghai Composite scende dello 0,5% registrando la quinta seduta al ribasso consecutiva, mentre lo yuan crolla ad un nuovo minimo di un anno.

Il ribasso ha alimentato le speculazioni che i policymaker cinesi stiano consentendo alla moneta di indebolirsi al fine di controbilanciare l’impatto dei dazi commerciali USA, rendendo le esportazioni più competitive.

3. Microsoft sarà la prossima a pubblicare i risultati nel settore tech

Dopo gli utili di Netflix (NASDAQ:NFLX) a inizio settimana, tocca a Microsoft (NASDAQ:MSFT) pubblicare i risultati trimestrali all’interno del settore tech dopo la chiusura dei mercati oggi.

Gli analisti prevedono utili per azione (EPS) di 1,08 dollari per un totale di 29,21 miliardi di dollari. Nello stesso trimestre dell’anno scorso, la compagnia ha guadagnato 0,98 dollari per un totale di 24,7 miliardi di dollari.

Microsoft ha battuto le aspettative sugli utili in ognuno degli ultimi 8 trimestri.

Il titolo è schizzato di circa il 22% sull’anno in corso,attestandosi a poco meno del recente massimo storico di 106,50 dollari del 17 luglio.

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Attesi anche i risultati del membro dell’indice Dow Travelers. In agenda per oggi, inoltre, i report di Philip Morris, Blackstone (NYSE:BX), Dominos Pizza, Bank of New York Mellon (NYSE:BK), Fifth Third Bancorp (NASDAQ:FITB), KeyBank, Danaher (NYSE:DHR), Union Pacific (NYSE:UNP) e Nucor (NYSE:NUE).

Dopo la campanella di chiusura, i riflettori si accenderanno sugli utili di Capital One, E-Trade, Skechers ed Intuitive Surgical (NASDAQ:ISRG).

Gli investitori presteranno attenzione anche al titolo di IBM (NYSE:IBM) sulla scia dei risultati migliori del previsto del secondo trimestre pubblicati dopo la campanella di chiusura di ieri.

4. Il dollaro schizza al massimo di un anno tra le aspettative sui tassi della Fed

Il dollaro continua la sua corsa al massimo di un anno in seguito ai commenti interventisti del Presidente della Federal Reserve che hanno alimentato le aspettative di altri due aumenti dei tassi da parte della banca centrale USA quest’anno.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,4% a 95,26, il massimo dal 14 luglio 2017.

La domanda del dollaro continua ad essere incoraggiata dalle parole del Presidente della Fed Jerome Powell che ha fornito una valutazione positiva delle previsioni sull’economia statunitense in occasione delle testimonianze congressuali di ieri e di martedì ed ha minimizzato l’impatto dell’incertezza per la politica commerciale USA sulle prospettive di ulteriori aumenti dei tassi.

Sul mercato dei bond, i prezzi dei Buoni del Tesoro USA scendono, spingendo il rendimento al rialzo: il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni USA, di riferimento, sale al 2,89% mentre quello dei Buoni a 2 anni, legati alla Fed, si attesta al 2,63%.

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Sul fronte dei dati, il calendario economico di oggi prevede il report settimanale sulle richieste di sussidio di disoccupazione e la lettura di luglio della Fed di Philadelphia sull’attività manifatturiera alle 8:30 ET.

5. Crollo del prezzo di rame e oro, selloff dei metalli

I prezzi di rame e oro scendono ai minimi di un anno nei timori che l’inasprimento dello scontro commerciale tra Washington e Pechino possa pesare sulla domanda dei metalli, in particolare se dovesse essere colpita la crescita cinese.

I future del rame crollano di quasi il 3% a 2,679 dollari la libbra, il minimo dal 14 luglio 2017.

Selloff anche di alluminio, nichel, zinco e piombo.

Tra i metalli preziosi, l’oro crolla di quasi l’1% a 1.217,30 dollari l’oncia, raggiungendo il minimo di quasi un anno nel suo quinto calo consecutivo.

Anche i future di argento, platino e palladio registrano tonfi di almeno l’1%.

Sui prezzi dei metalli sta pesando il dollaro forte, che rende le materie prime valutate in dollari più costose per i compratori esteri.

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