Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 23 ottobre:
1. L’indice Nikkei registra l’impennata più lunga dopo la vittoria di Abe
L’indice nipponico Nikkei 225 ha chiuso in salita per il quindicesimo giorno consecutivo questo lunedì, segnando l’impennata più lunga mai registrata, dopo che la coalizione del Primo Ministro Shinzo Abe ha mantenuto la sua super maggioranza, preparando il terreno per proseguire con le politiche monetarie ultra-allentate.
Miste le borse europee con i titoli azionari spagnoli al ribasso per via della crisi politica in Catalogna che mantiene gli investitori cauti. L’indice di riferimento Euro Stoxx 50 sale dello 0,2%, anche se l’indice londinese FTSE 100 resta pressoché invariato sulla scia del profit warning del fornitore di auto Pendragon Plc (LON:PDG), che ha reso nervosi i trader per lo stato di salute dell’economia britannica mentre il paese prosegue le trattative per l’uscita dall’Unione Europea.
I future USA puntano ad un’apertura positiva questo lunedì: Wall Street ha chiuso la scorsa settimana vicino al massimo storico e gli operatori dei mercati si preparano ad una settimana ricca di report sugli utili. Per questa settimana sono attesi infatti non meno di 186 report delle compagnie dell’indice S&P. Alle 5:58 ET (9:58 GMT) i future Dow blue chip salgono di 25 punti, o dello 0,11%, i future S&P 500 vanno su di 2 punti, o dello 0,09% mentre i future Nasdaq 100 salgono di 11 punti, o dello 0,18%.
2. Trump mantiene Yellen tra i 3 principali candidati alla presidenza della Fed
Il Presidente USA Donald Trump venerdì ha confermato che Janet Yellen resta fra i candidati alla presidenza della Federal Reserve ed ha citato tra i favoriti anche l’economista dell’Università di Stanford John Taylor ed il governatore della Fed Jerome Powell.
Dalle dichiarazioni rilasciate a Fox Business Network, è emerso che secondo Trump molti si concentrano su Taylor e Powell ma il presidente ha aggiunto che “Ho incontrato anche Janet Yellen e mi piace, mi piace molto”.
“Mi sto concentrando su tre persone, più un altro paio”, ha affermato, spiegando che la sua decisione sarà presto annunciata.
Trump dovrebbe infatti rendere un annuncio formale prima del viaggio in Asia, in agenda il 3 novembre.
3. Dollaro al massimo di 3 mesi contro lo yen
Il dollaro tocca il massimo di tre mesi contro lo yen questo lunedì, con i trader che speculano sul fatto che la schiacciante vittoria del Primo Ministro Shinzo Abe possa rafforzare la continuazione della politica economica allentata.
Il biglietto verde ha segnato 114,10 dopo i risultati, il massimo dall’11 luglio, per poi ridurre i guadagni, con il cambio USD/JPY in salita dello 0,4% a 113,93 alle 6:01 ET (10:01 GMT).
Il dollaro ha trovato supporto nelle speranze di una riforma fiscale USA, alimentate la scorsa settimana quando il Senato ha approvato una misura di bilancio che consentirà ai Repubblicani di procedere con i tagli alle tasse senza il supporto dei Democratici.
Il biglietto verde ha chiuso la scorsa settimana in salita dello 0,69%, il quinto aumento settimanale in sei settimane. Gli investitori prevedono che il sostegno fiscale spinga l’inflazione, facendo pressione sulla Federal Reserve affinché alzi i tassi di interesse, il cosiddetto effetto “Trumpflation”.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,31% a 93,86 alle 6:01 ET (10:01 GMT).
4. Il greggio oscilla nonostante il contesto rialzista
Il prezzo del greggio è volatile questo lunedì, nonostante il persistere dei timori per le scorte in Medio Oriente e i segnali di un calo della produzione del petrolio da scisto USA.
I trader continuano a chiedersi se gli scontri tra le forze governative irachene e le truppe curde continueranno a pesare sul greggio.
Venerdì scorso, Baker Hughes ha rivelato che il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti è sceso di sette unità a 736 nella settimana terminata il 20 ottobre, il minimo da giugno, segnando un calo per la terza settimana consecutiva.
I future del greggio USA salgono dello 0,06% a 51,87 dollari alle 6:02 ET (10:02 GMT), mentre il greggio Brent va giù dello 0,28% a 57,59 dollari.
Nota: ieri il contratto del greggio WTI è passato alla consegna a dicembre.
5. In Europa, riflettori puntati sulle tensioni politiche in Spagna in attesa della BCE
L’Europa segue da vicino gli sviluppi politici tra Spagna e Catalogna questo lunedì, con l’intervento di Madrid per la rimozione dell’autonomia della regione.
L’adozione dell’Articolo 155, una misura costituzionale che consente al governo di assumere il controllo diretto di una regione nel caso di una violazione della legge, ha seguito la decisione del leader catalano Carles Puigdemont di sospendere la dichiarazione di indipendenza, chiedendo delle trattative con Madrid.
Gli investitori continuano a restare cauti non solo sui titoli azionari spagnoli ma anche sull’euro, che scende di quasi lo 0,4% contro il dollaro questo lunedì.
Per giovedì è previsto il vertice della Banca Centrale Europea durante il quale il presidente Mario Draghi potrebbe annunciare la riduzione del programma di acquisto di bond della zona euro.