Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Pubblicato 23.01.2018, 11:43
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì
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Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 23 gennaio:

1. Borse globali a nuovi massimi, termina la paralisi del governo USA

I titoli azionari globali schizzano a nuovi massimi storici, col sentimento incoraggiato dalla notizia di un accordo che ha messo fine al blocco delle attività governative negli Stati Uniti.

Il Congresso ieri ha approvato delle misure a breve termine per finanziare il governo federale fino all’8 febbraio, riducendo l’incertezza sui mercati finanziari.

La maggior parte degli indici in Asia ha chiuso al rialzo, con il nipponico Nikkei al massimo di 26 anni, l’indice Hang Seng ad Hong Kong che ha raggiunto un nuovo massimo storico e l’indice di Singapore che ha toccato il massimo di 10 anni.

In Europa, la maggior parte dei mercati registra dei guadagni negli scambi di metà mattina, con quasi tutti i settori in positivo.

A Wall Street, gli indici Dow e S&P 500 dovrebbero aprire a nuovi massimi storici, mentre gli investitori attendono i report sugli utili che influiranno sull’andamento dei mercati.

Per oggi sono previsti i report di Procter & Gamble (NYSE:PG), Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) e Verizon (NYSE:VZ) prima della campanella di apertura, mentre United Continental (NYSE:UAL) e Texas Instruments (NASDAQ:TXN) rilasceranno i risultati dopo la chiusura.

Netflix (NASDAQ:NFLX) si avvia a vivere un’ottima seduta dopo aver superato le attese sugli utili e sui nuovi abbonati negli scambi after-hour di ieri. I risultati hanno spinto la capitalizzazione di mercato del colosso dello streaming a più di 100 miliardi di dollari per la prima volta, mentre il titolo è schizzato del 9% negli scambi pre-market.

Non sono previsti dati economici di rilievo per oggi.

2. Nuovo crollo del Bitcoin e delle criptovalute

Il prezzo delle principali criptovalute è di nuovo colato a picco, con Bitcoin, Ethereum e Ripple che registrano crolli percentuali a due cifre nell’ambito di un forte selloff, mentre continuano a pesare i timori per una stretta da parte dei regolatori.

Il Bitcoin crolla dell’11% a 10.310 dollari. È crollato di quasi il 50% dal massimo storico di circa 20.000 dollari raggiunto a metà dicembre.

L’Ethereum, la seconda principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato, registra un crollo del 12% a 943,60 dollari dopo essere scivolato sotto la soglia psicologica di 1.000 dollari.

Intanto, il token XRP del Ripple si attesta a 1,2400 dollari, con un crollo del 10% sulla giornata.

Il 2018 non è iniziato bene per le criptovalute, in un clima di apprensione per l’aumento dei controlli da parte dei regolatori in Corea del Sud e in altri paesi.

3. Yen in ripresa dopo essere sceso sulla scia della decisione della BoJ

Lo yen sale contro il dollaro dopo che la Banca del Giappone (BoJ) ha mantenuto invariata la politica monetaria, sembrando più ottimista sulle aspettative per l’inflazione.

Tuttavia, nella conferenza stampa post-vertice, il Governatore della BoJ Haruhiko Kuroda ha tentato di minimizzare la possibilità di un cambiamento della politica economica, affermando che l’economia non è in una situazione tale da consentire alla banca centrale di fare un passo indietro rispetto alla politica monetaria ultra-allentata.

Il cambio USD/JPY ha raggiunto il massimo di 111,16 dopo i commenti, prima di attestarsi a 110,65, in calo dello 0,2%.

Il dollaro continua ad oscillare vicino al minimo di tre anni, con l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, a 90,25, non lontano dal minimo di tre anni della scorsa settimana di 89,96.

Intanto, la sterlina tocca il massimo dal referendum sulla Brexit di 1,4005 contro il dollaro, incoraggiata dall’ottimismo che il Regno Unito riesca a raggiungere un accordo favorevole sul divorzio dall’Unione Europea.

4. Prezzo del greggio ancora su nelle speranze di un altro calo delle scorte USA

Il prezzo del greggio è in salita, mentre gli investitori attendono i dati settimanali sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.

L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, rilascerà il report settimanale alle 16:30 ET (21:30 GMT). I dati ufficiali della Energy Information Administration saranno rilasciati domani e si prevede un calo di 1,3 milioni di barili, il decimo consecutivo.

I future del greggio West Texas Intermediate (WTI) salgono di 30 centesimi, o dello 0,5%, a 63,87 dollari al barile, mentre i future del Brent vanno su di 25 centesimi a 69,28 dollari al barile.

5. Al via il forum economico mondiale a Davos

Gli investitori seguiranno da vicino i commenti dei leader finanziari che si incontreranno a Davos, in Svizzera, per il forum economico mondiale al via questo martedì.

Tra gli eventi principali di quest’oggi, gli interventi del Primo Ministro indiano Narendra Modi e del Primo Ministro canadese Justin Trudeau.

Evitato il blocco delle attività amministrative, anche il Presidente Trump parteciperà all’evento e il suo discorso è in agenda per venerdì. Vi prenderanno parte, inoltre, la Cancelliera tedesca Angela Merkel, il Presidente francese Emmanuel Macron e il Primo Ministro britannico Theresa May.

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