Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 6 settembre:
1. Dollaro in calo, oro supportato dalle tensioni in Corea del Nord
Il dollaro resta in calo contro un paniere di altre principali valute questo mercoledì, tra le crescenti tensioni nella penisola coreana.
Gli investitori restano cauti dopo che il Presidente sudcoreano Moon Jae-in ha avvertito che la crisi nella penisola coreana rischia di diventare ”incontrollabile”, in seguito al test nucleare condotto dalla Corea del Nord domenica.
Vladimir Putin si è unito alla condanna internazionale delle azioni di Pyongyang questa mattina, ma ha ribadito che una soluzione potrà essere raggiunta solo tramite misure diplomatiche.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,11% a 92,18 alle 5:54 ET (9:54 GMT).
Le tensioni geopolitiche mantengono i titoli azionari sulla difensiva, con l’indice Dow crollato di oltre 200 punti nel primo giorno di scambi dopo la festa del Labor Day, mentre gli investitori hanno preferito gli investimenti rifugio.
Il prezzo dell’oro resta poco al di sotto del massimo di un anno questo mercoledì, supportato dalle tensioni nella penisola coreana.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a dicembre sale di 50 centesimi, o dello 0,03%, a 1.345,00 dollari alle 5:55 ET (9:55 GMT).
2. Attesi indice PMI non manifatturiero dell’ISM e Libro Beige
Dopo una serie di dati nella seduta precedente che hanno mostrato che l’attività del settore dei servizi dalla Cina all’Europa è rimasta in generale solida ad agosto, gli Stati Uniti rilasceranno l’indice non manifatturiero dei direttori acquisti (PMI) dell’ISM alle 10:00 ET (16:00 GMT).
Gli economisti prevedono un’espansione, con una lettura pari a 55,4 dal precedente 53,9.
Atteso inoltre il Libro Beige della Federal Reserve, che riporta lo stato delle condizioni economiche in ciascuno dei 12 distretti della Fed, alle 14:00 ET (18:00 GMT).
3. Borse globali al ribasso, pesano i timori per la Corea del Nord
Negativi i tabelloni dei titoli azionari globali questo mercoledì, i mercati sono ancora agitati per le tensioni geopolitiche.
I future USA puntano ad un’apertura stabile, con i titoli che riprendono fiato dopo il calo della seduta precedente che ha cancellato oltre 200 punti dall’indice Dow. Alle 5:56 ET (9:56 GMT), i future Dow blue-chip salgono di 9 punti, o dello 0,04%, i future S&P 500 sono in salita di un punto, o dello 0,02% mentre i future Nasdaq 100 vanno su di 11 punti, o dello 0,18%.
Intanto, le borse europee registrano un calo per il terzo giorno consecutivo: i dati deboli sugli ordinativi alle fabbriche in Germania vanno ad aggiungersi alle tensioni geopolitiche e gli investitori sono cauti in vista della decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea di domani. Alle 5:57 ET (9:57 GMT), il riferimento europeo Euro Stoxx 50 scende dello 0,15%, l’indice tedesco DAX segna -0,03%, mentre il londinese FTSE 100 è in calo dello 0,54%.
I mercati asiatici hanno chiuso misti, con il nipponico Nikkei 225 e il sudcoreano KOSPI in allerta. Il cinese Shanghai Composite riesce a registrare lievi rialzi.
4. Il greggio continua a salire, l’attenzione si sposta sulle scorte
Il prezzo del greggio continua a salire questo mercoledì, dopo essere rimbalzato del 3% nella seduta precedente, con gli investitori in attesa dei dati settimanali sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati per valutare l’impatto di Harvey sulle scorte e la domanda.
L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, rilascerà il report settimanale alle 16:30 ET (20:30 GMT).
I dati ufficiali della Energy Information Administration saranno rilasciati domani e si prevede un balzo di 4,7 milioni di barili.
I report vengono pubblicati con un giorno di ritardo per via della festa del Labor Day, celebrata lunedì negli Stati Uniti.
I future del greggio USA salgono dello 0,47% a 48,89 dollari alle 5:58 ET (9:58 GMT), mentre il greggio Brent va su dello 0,86% a 53,84 dollari.
5. La decisione sui tassi della Banca del Canada
La decisione sui tassi di interesse della Banca del Canada è attesa alle 10:00 ET (14:00 GMT) e molti esperti prevedono che la banca centrale mantenga il tasso di riferimento allo 0,75%.
La BoC ha alzato i tassi per la prima volta in sette anni in occasione del vertice di luglio, senza escludere la possibilità di ulteriori interventi.
Gli investitori si aspettano almeno un altro aumento dei tassi entro fine anno ed almeno uno nel 2018.
Le probabilità di un aumento già questa settimana sono schizzate al 41% dopo i dati della fine del mese scorso secondo cui l’economia canadese è cresciuta al tasso del 4,5% nel secondo trimestre, il massimo tra le nazioni del G7.
Molti economisti, tuttavia, prevedono che il prossimo aumento avverrà in occasione del vertice di ottobre della banca.
In attesa dei dati, il cambio USD/CAD sale dello 0,07% a 1,2385 alle 5:59 ET (9:59 GMT).