Senza una buona educazione non c’è futuro, per questo sono sempre di più le startup che puntano a insegnare qualcosa. Vediamo insieme qualche esempio e alcuni tra i round più interessanti dell’ultimo periodo
Di Matilde Sperlinga, We Wealth
Muoversi alla teoria alla pratica, questo è l’obiettivo principale di PLAI, l’acceleratore di startup del Gruppo Mondadori (BIT:MOED) che parte da idee per renderle realtà imprenditoriali di successo. Negli ultimi mesi sono arrivate più di 500 candidature e tra queste ne sono state selezionate 11, divise in quattro aree di interesse: education, book and publishing, new media & advertising, retail. A detta di Stefano Argiolas, Amministratore delegato di PLAI, “La selezione è stata incredibilmente difficile, la scelta ha riflettuto il nostro impegno a supportare le idee più rivoluzionarie e sostenibili, evidenziando l’accesa competizione e l’alta qualità dei progetti presentati”. Il ciclo di accelerazione è iniziato con un kick off presso il PL7 a Milano e avrà una durata di quattro mesi, durante cui ogni startup avrà la possibilità di partecipare a workshop, sessioni operative e pratiche, masterclass ispirazionali e sessioni di tailored mentorship.
Per fare alcuni nomi:
- Ahilab che in un momento di transizione come quello in cui ci troviamo ora, dove le tecnologie SEO sono in fase decrescente e verranno progressivamente sostituiti dalla Generative AI, collega gli sviluppatori AI con gli inserzionisti digitali, così da creare un prodotto efficiente e su misura.
- Prof. Alfred, l’innovativa piattaforma di e-learnign in grado di rivoluzionare la preparazione degli esami attraverso un assistente virtuale intelligente. La piattaforma, che fornisce feedback personalizzati in tempo reale, è accessibile 24/7, si adatta dinamicamente a contenuti didattici specifici caricati e offre un’esperienza che supera la tradizionale interazione tra studenti e insegnanti.
- IStory fornisce un’esperienza di lettura unica e personalizzata che combina libri stampati guidati dall’AI con contenuti digitali interattivi che incoraggiano la lettura e l’utilizzo sicuro e positivo della tecnologia.
- Stip ha sviluppato 15 Modelli AI, ognuno dedicato a una fase specifica del processo di assistenza al cliente, che permettono alle aziende di automatizzare la moderazione dei contenuti, trovare richieste simili e verificare come sono state gestite, generare suggerimenti di risposte, raccogliere automaticamente le informazioni mancanti dal cliente, categorizzare le richieste e altro
Ma guardando oltre al mondo dell’educazione, quali sono altre startup che nell’ultimo periodo stanno facendo la differenza? Vediamo quali sono stati i round più interessanti e innovativi del mese di ottobre.
Kaspi.kz
La fintech kazaka ha annunciato l’acquisizione della quota di maggioranza di Hepsiburada per un prezzo di vendita di 1,1miliardi di dollari. Hepsiburada è la piattaforma e-commerce leader in Turchia che ppera come modello ibrido, combinando vendite dirette di prima parte con un marketplace di terze parti, offrendo oltre 264milioni di unità di magazzino in più di 30 categorie di prodotti.
TrueLayer
La fintech fondata da due italiani, con sede a Londra, ha incassato 50milioni di dollari dagli investitori, come estensione dell’ultimo round E Series da 130milioni di dollari. La fintech produce le cosiddette APIs, ovvero interfacce informatiche che consentono di sviluppare applicazioni e servizi che utilizzano i dati messi a disposizione dalle banche, e quindi la possibilità per aziende e privati di accedere a nuovi servizi di informazione e di pagamento in tempo reale sui propri conti correnti.
Lightmatter
La startup di elaborazione fotonica ha raccolto 400milioni di dollari per eliminare uno dei colli di bottiglia dei moderni data center. I data center, infatti, richiedono tantissima energia e una connessione di altissimo livello, Lightmatter arriva in soccorso con l’instaurazione di fibra instrada attraverso un’interfaccia puramente ottica.
Filigran
La startup made in Parigi, ha appena raccolto un round di B Series 35milioni di dollari, solo pochi mesi dopo aver ricevuto 16milioni di dollari in un round di A Series. La giovane azienda sta rapidamente diventando il prossimo razzo di sicurezza informatica da seguire grazie alla creazione di OpenCTI, una piattaforma open-source di threat intelligence che consente alle aziende o alle organizzazioni del settore pubblico di importare dati sulle minacce da più fonti.
L’Orto di Jack
La pmi specializzata nella distribuzione omnichannel di ortofrutta, si è assicurata un investimento da 4milioni di euro in strumenti finanziari partecipativi convertibili, grazie al supporto di Smart Capital. La giovane azienda ha anche acquisito CPO Distribuzione, società della Monza e della Brianza che gestisce la vendita all’ingrosso di frutta e verdura
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