Investing.com - Gli analisti si aspettano che la Banca del Giappone possa modificare ulteriormente la sua politica di controllo della curva dei rendimenti (YCC) in occasione del vertice di martedì, dopo che i dati recenti hanno mostrato un’impennata dell’inflazione giapponese, mentre l’aumento dei rendimenti obbligazionari e l’indebolimento di yen hanno aumentato la pressione.
Sebbene si preveda che la banca centrale si esprima per mantenere i tassi d’interesse bassissimi, i segnali di un’inflazione persistente potrebbero indurre la banca ad allargare la banda di controllo della curva dei rendimenti, inasprendo in qualche modo le condizioni monetarie in un contesto altrimenti ultra-allentato.
Recenti notizie dei media - riportate da Nikkei e Bloomberg - hanno anche suggerito che la banca sta prendendo in considerazione una mossa di questo tipo, in mezzo alle crescenti pressioni dovute al sell-off dei mercati obbligazionari nel mese di ottobre.
I rendimenti dei titoli di Stato decennali, che la BOJ attualmente consente di scambiare in una fascia compresa tra il -1% e l’1% in base alla politica YCC, sono stati vicini a testare l’obiettivo superiore della banca centrale. I rendimenti decennali hanno toccato un massimo di oltre 10 anni allo 0,89% lunedì.
La banca è intervenuta più volte sui mercati obbligazionari nel mese di ottobre per calmare il surriscaldamento dei rendimenti.
Gli analisti di Bank of America (NYSE:BAC) hanno affermato che la BOJ potrebbe potenzialmente ampliare l’intervallo di riferimento del tasso di interesse al -1,5% all’1,5%. Secondo gli analisti di ING, la banca potrebbe lasciare inalterato l’attuale intervallo dell’1%, aumentando invece l’obiettivo intermedio dell’intervallo allo 0,25% o allo 0,5% dallo 0%.
“L’indebolimento dello yen sta esercitando una maggiore pressione sull’inflazione, che finirà per danneggiare i consumi, e un forte aumento dei tassi probabilmente danneggerà gli investimenti delle imprese. L’aumento delle operazioni di acquisto di obbligazioni, nel frattempo, graverà maggiormente sulla BOJ”, hanno scritto gli analisti di ING in una recente nota.
Una modifica delle previsioni di inflazione della BOJ è ampiamente attesa, dato che l’inflazione core, che esclude i prezzi volatili degli alimenti freschi, ha superato l’obiettivo del 2% della banca per 18 mesi consecutivi.
Ci si aspetta anche una modifica delle previsioni sul prodotto interno lordo (PIL), dato che l’economia giapponese è rimasta solida quest’anno. Il PIL è cresciuto a un ritmo costante nei primi due trimestri.
Tuttavia, la BOJ ha lottato per mantenere un equilibrio tra la necessità di fornire sufficienti stimoli all’economia giapponese e la necessità di gestire un forte calo dello yen e un forte aumento dei rendimenti obbligazionari, entrambi fattori che potrebbero rivelarsi destabilizzanti per la terza economia mondiale.
Sebbene gli analisti si aspettino un più ampio allontanamento dalla posizione ultra-dovish della BOJ nel 2024, la banca centrale ha mantenuto un ampio riserbo su tale mossa. Si prevede inoltre che la svolta sarà graduale.
Dall’implementazione della politica YCC, la BOJ ha modificato la politica solo due volte, una nel luglio di quest’anno e una nel dicembre 2022. Entrambe le mosse sono avvenute mentre la BOJ era alle prese con un forte calo dello yen e con l’aumento dei rendimenti obbligazionari.