Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com - La Fed pubblicherà i verbali della riunione di dicembre, mentre la prospettiva di un aumento dei tassi sta mettendo sotto pressione i rendimenti dei bond. Se Hong Kong chiude le frontiere a causa dell'aumento dei contagi, in Kazakistan non si fermano le proteste per il rincaro del carburante. Intanto, le Borse europee non fermano il rally del 2022 al contrario delle colleghe Usa. Ecco le principali notizie sui mercati finanziari di questo mercoledì 5 gennaio:
1. Verbali e mercato del lavoro Usa
Con la Fed che questa sera pubblicherà i verbali della riunione di dicembre, gli investitori staranno attenti a qualsiasi informazione riguardante l'aumento dei tassi d'interesse i quali, secondo il mercato dei futures, potrebbero salire fino a 75 pbs nel corso del 2022.
Alle 14:15 CET, la società privata ADP renderà noto il report sulla variazione dell'occupazione non agricola, con gli analisti che si aspettano un aumento di 400.000 posti di lavoro. La lettura è in rallentamento dai 534.000 nuovi posti registrati a novembre e segnerebbe i minimi in quattro mesi.
I dati arrivano un giorno dopo che l'indagine mensile dell'ISM ha indicato la solidità delle dinamiche di assunzione nel settore manifatturiero, mentre l'indagine JOLTS del Dipartimento del Lavoro ha mostrato che i posti di lavoro disponibili restano sui livelli record, spingendo sempre più persone a lasciare il lavoro. Gli aggiornamenti del mercato del lavoro continuano giovedì con le richieste di sussidio di disoccupazione e venerdì con le buste paga del settore non agricolo Nfp.
2. Hong Kong si chiude
La dimensione di Omicron in Cina è stata amplificata dalle scelte del governo di Hong Kong, il quale ha deciso di chiudere le attività di bar e ristoranti sospendendo i voli da Nord America, Australia, Regno Unito e India.
I nuovi casi a Hong Kong sono aumentati rapidamente negli ultimi giorni, in contrasto con la politica di tolleranza zero di Pechino sul Covid-19, che nelle ultime settimane ha imposto una nuova serie di lockdown. Dopo la metropoli Xi'an, il governo ha chiuso Yuzhou, una città di oltre 1 milione di abitanti, dopo soli tre casi di Omicron (tutti asintomatici).
Le Borse, intanto, proseguono il corso (negativo) del 2021, con l'Hang Seng che perde l'1,7% dopo il crollo di China Huarong AM (HK:2799). Ribassi anche per le ADR cinesi, come Meituan (HK:3690) sulle quali incombe una nuova stretta regolatoria.
3. Bitcoin verso i 100K?
Il Bitcoin potrebbe raggiungere $ 100.000. Questo secondo gli analisti di Goldman Sachs (NYSE:GS) che, in una nota, affermano che l'ipotesi deriva dalle maggiori quote di mercato che la divisa digitale 'ruberà' ai beni rifugio classici.
Il Bitcoin e le altre criptovalute sono state trattate come una copertura contro la svalutazione delle valute tradizionali. Tuttavia, negli ultimi due anni le divise virtuali sono stati scambiate più come un "asset momentum", cioè sempre più correlate agli asset più rischiosi. Il mercato è rimasto impassibile: Bitcoin èin calo dello 0,6% a $ 46.389, verso il limite inferiore del range mensile.
4. Borse europee in rally
Al contrario delle colleghe Usa, le Borse del vecchio continente non correggono l'inzio positivo del 2022, con FTSE MIB in rialzo dello 0,3% oltre i 28 mila punti, DAX al +0,7%, CAC 40 (miglior piazza del 2021) ed Euro Stoxx 50 al +0,5%.
A Wall Street, in seguito al rialzo del T-Bond a 10 anni in area 1,7%, il Nasdaq ha perso l'1,3%, in quella che, per gli analisti, è l'ennesimo tentativo di rotazione growth/value. Il forte aumento dei rendimenti statunitensi questa settimana ha innescato un passaggio dai titoli growth a value, o dal Nasdaq al Dow Jones", ha scritto in una nota Jeffrey Halley, senior analyst di Oanda. "Bisogna chiedersi se questo passaggio durerà nel tempo, in quanto abbiamo osservato queste rotazioni molte volte negli ultimi 18 mesi senza che mai prendessero slancio".
5, Non si fermano le proteste in Kazakistan
Il balzo dei prezzi del carburante hanno portato i cittadini kazaki a prendere d'assalto gli edifici pubblici della capitale Almaty, nonostante le dimissioni del presidente Kassym-Jomart Tokayev.
Le proteste sono partite dopo che a inizio anno il governo ha eliminato i controlli sui prezzi dei gas di petrolio liquefatti, facendo rimbalzare i prezzi in un Paese produttore di greggio che attrae centinaia di miliardi di dollari di investimenti stranieri nelle industrie del petrolio e dei metalli.
Le proteste, che stanno portando ad incendi e scene di guerriglia urbana secondo i reporter locali, possono essere un brutto presentimento per il 2022, con diverse parti del mondo che stanno tornando ad una normalizzazione delle politiche fiscali e monetarie dopo la pandemia, esponendo alcuni dei problemi strutturali che sono stati mascherati negli ultimi due anni.
Anche se le barricate sono uno scenario molto lontano, in Europa il forte aumento dei prezzi del carburante e delle bollette energetiche, nonché il costo dei sussidi associati, rappresenteranno il problema principale per cittadini, imprese e governi.