Intanto dal fronte macroeconomico nuovi dati indicano un declino degli ordini all’industria in Germania mentre rallentano le vendite al dettaglio in UK. Perdono terreno sia l’euro che il prezzo del petrolio
Andamento prevalentemente in positivo alle battute finali ma senza direzione per i principali indici azionari europei con gli investitori che si interrogano sulle prossime mosse delle banche centrali in vista delle riunioni di Fed e Bce di metà mese. La banca europea ha già indicato l’intenzione di alzare ancora i tassi per contrastare l’inflazione mentre quella americana dovrebbe mettersi in pausa dopo i segnali di debolezza arrivati dal settore dei servizi.
Intanto dal fronte macroeconomico nuovi dati registrano un imprevisto calo degli ordini all’industria in Germania ad aprile mentre la Gran Bretagna segna un rallentamento delle vendite al dettaglio ai minimi di sette mesi a maggio dovuto al rialzo dei prezzi alimentari.
A Milano l’indice FTSE MIB fa un po’ meglio del resto d’Europa e tenta il riaggancio di quota 27.000 punti con Eni (BIT:ENI) in calo per il ritracciamento del prezzo del petrolio, che si muove in ribasso sia nella versione WTI che Brent, sopra 71 dollari il primo e sopra i 76 il secondo.
Sugli altri mercati, l’euro non riesce a riagganciare quota 1,07 contro dollaro e passa di mano vicino ai minimi di due mesi toccati a fine maggio. Poco mossi i rendimenti dei principali titoli di Stato, con i Btp a 10 anni sotto il 4,2% e il Bund tedesco sotto il 2,4%.
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge