Avvio in negativo per i principali listini del Vecchio Continente, con il settore del credito penalizzato dall’introduzione di una imposta del 40% sui margini di interesse. Mediobanca (BIT:MDBI) apre a -4,5%, Intesa (BIT:ISP) a -5% e Banca Generali (BIT:GASI) a -2,8%
Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni sotto la parità, a Milano pesa la tassa decisa dal governo sugli extra profitti delle banche. In apertura il Ftse Mib segna -2,04%, il Dax di Francoforte -0,58%, il Cac 40 di Parigi -0,48%, l’Ibex 35 di Madrid -0,61% e il Ftse 100 di Londra -0,24%. A Tokyo l’indice Nikkei chiude in rialzo a +0,4%, favorito dall’andamento di Wall Street e dell’indebolimento dello yen giapponese.
BANCHE IN PROFONDO ROSSO
Il governo ha deciso di introdurre a sorpresa nel Dl omnibus una imposta del 40% sui margini di interesse maturati dalle banche, con l’intento di utilizzare le nuove risorse, circa 3 miliardi secondo le stime, per sostenere le famiglie alle prese con il caro-mutui e al taglio delle tasse. Il comparto del credito si muove in forte calo a Piazza Affari, con Mediobanca a -4,5% e Banca Generali a -2,8%. Gli altri titoli hanno fatto fatica a fare prezzo: UniCredit (BIT:CRDI) si muove in calo del -5%, come Intesa...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge