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Follia metalli, Eurobond, greggio a $300 - Cosa sta succedendo sui mercati

Pubblicato 08.03.2022, 13:10
Aggiornato 08.03.2022, 13:50
© Reuters.
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DI Geoffrey Smith

Investing.com - La scelta di Usa e Ue di bloccare i flussi russi di energia ha fatto impazzire i prezzi dei metalli, molti dei quali schizzati a massimi storici, costringendo la London Metal Exchange a misure mai prese prima. Intanto, con gli Usa che volano da Maduro, Bruxelles sta pensando ad un nuovo Eurobond per finanziare le proprie spese energetiche e militari viste le possibili ripercussioni del Cremlino, il quale potrebbe decidere di tagliare i flussi di gas all'Europa. Ecco le notizie principali di questo martedì sui mercati finanziari:

1. Nichel manda in tilt la LME

Lo stress sui mercati finanziari globali a seguito della guerra della Russia in Ucraina sta diventando sempre più evidente. La London Metals Exchange è stata costretta a sospendere il trading di Nickel dopo che il metallo ha toccato un prezzo record di 100 mila dollari a tonnellata anche a seguito di un forte short squeeze.

In quello che è considerato il rally più importante nei 145 anni della storia della Borsa dei metalli di Londra, il gestore è stato costretto "ad introdurre misure di emergenza per consentire ai trader di differire gli obblighi di consegna su tutti i suoi contratti principali, compreso il nichel". Le modifiche introdotte dal LME, ha spiegato il FT, "includono un limite all'arretramento degli spread a breve termine - in base al quale i contratti spot vengono scambiati a premio rispetto ai contratti futures, indicando che il mercato è sottofornito - e indennità per i detentori di alcune posizioni corte per evitare la consegna del metallo".

La LME ha poi sospeso il trading sul metallo per concedere più tempo ad una controllata del colosso China Construction Bank, CCBI Global Markets, che non è stata in grado di pagare centinaia di milioni di dollari in più di margin call a causa della fiammata del nichel.

2. Ue studia maxi-bond

L'euro, le monete dell'area CEE4 e le Borse europee hanno registrato un forte rimbalzo dopo la notizia di un possibile nuovo Eurobond al vaglio dei funzionari per finanziare le spese militari ed energetiche nel mezzo del nuovo round di sanzioni a Putin.

Secondo quanto scrive Bloomberg, l'Unione Europea dovrebbe presentare un piano per una maxi emissione obbligazionaria dopo il vertice di emergenza dei leader Ue che si terrà a Versailles giovedì, con i funzionari Ue ancora al lavoro sui dettagli dell'emissione.

La mossa rappresenterebbe un ulteriore passo radicale verso l'idea di un bilancio comune europeo, dopo il Next Generation EU lanciato per finanziare la ricostruzione dell'economia dopo i due anni di pandemia.

3. Barile a $300?

Mentre gli Stati Uniti corrono in Venezuela per assicurarsi i flussi di greggio e l'Ue cerca disperatemente nuovi approvvigionamenti per smarcarsi da Mosca, il vice primo ministro russo Novak si è detto convinto che il barile potrebbe salire a 300 dollari se il petrolio russo venisse ritirato dal mercato.

“Lo stop al petrolio russo avrebbe conseguenze catastrofiche per il mercato globale”, ha affermato, aggiungendo: “La Russia sa già dove reindirizzare il petrolio se l'Europa e gli Stati Uniti lo rifiutassero".

Al momento, i Future sul Brent per maggio scambiano in rialzo di 4,26 dollari, ovvero ​​​​​​​​​​​​​del​​​​​ 3,46%, a 127,47​ dollari al barile, mentre i futures con consegna ad aprile del greggio Usa guadagnano ​3,44 dollari, o ​​​​​​​​​​​​​​​il​​​​​​​​​​ 2,88​%, a 122,84 dollari al barile.

4. Borse

Dopo la notizia di un'emissione congiunta europea, le Borse ue hanno stanno ampiamente recuperando dalle perdita della vigilia con il FTSE MIB in rialzo del 3% grazie allo sprint del comparto bancario, DAX al +1,5%, CAC 40 al +1,9%, ed Euro Stoxx 50 in positivo dell'1,6%.

Più modesto invece il rialzo osservato sui future di Wall Street dopo che ieri lo S&P 500 ha registrato la seduta peggiore al marzo 2020 perdendo il 3%. Al momento, il Dow Jones è indicato in positivo di 80 punti, il Nasdaq di +16 punti mentre per lo S&P 500 si punta ad un rialzo di 11 punti.

Si segnala il forte aumento dei titoli Usa a 10 anni man mano che ci avviciniamo al 16 marzo, giorno in cui la Fed annuncerà la decisione sui fondi federali e che, secondo il mercato, darà il via al percorso di stretta monetaria con un aumento di 25 punti base.

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