Di Noreen Burke
Investing.com – Con la Federal Reserve che quasi sicuramente deciderà per un aumento di mezzo punto percentuale questo mercoledì, gli investitori attenderanno ulteriori indicazioni sulle prossime mosse contro l’ inflazione. Il mercato del lavoro è un altro aspetto chiave per la Fed e i dati di venerdì sull’occupazione dovrebbero mostrare una certa stabilità della crescita occupazionale ad aprile. Intanto prosegue la stagione degli utili dopo il mese peggiore degli ultimi due anni per l’azionario. Per giovedì è attesa la decisione della Banca d’Inghilterra e si prevede il quarto aumento consecutivo dei tassi. Ecco gli eventi da seguire questa settimana.
Aumenti dei tassi della Fed
Con un aumento dei tassi di mezzo punto già dato per scontato dalla Fed, gli investitori si concentreranno sulla conferenza post decisione del Presidente della Fed Jerome Powell e sulle indicazioni relative agli aumenti futuri per ridurre il bilancio di quasi 9 mila miliardi di dollari, nonché le opinioni della Fed sul raggiungimento del picco dell’inflazione.
Molti investitori e analisti credono che la Fed possa continuare a sorprendere mostrandosi più aggressiva del previsto, mentre tenta di contenere l’inflazione peggiore degli ultimi quattro decenni, alimentando il timore che un inasprimento aggressivo della politica possa innescare una recessione.
La visione dei policymaker sul futuro andamento dell’inflazione sarà decisivo sui piani di inasprimento futuri.
- Report NFP
Il report di venerdì sull’occupazione non agricola (nonfarm payrolls) dovrebbe mostrare la creazione di 380.000 nuovi posti di lavoro ad aprile, mentre per il tasso di disoccupazione si prevede una lettura al 3,5%. La retribuzione oraria media dovrebbe mostrare un altro rialzo deciso.
Il report sull’occupazione giunge dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato una contrazione inattesa del PIL nel primo trimestre, ma il calo è stato dovuto in larga parte da un maggiore deficit commerciale in quanto le importazioni sono aumentate e il ritmo di accumulo delle scorte è diminuito. La domanda interna resta forte, attenuando i timori di una recessione.
Ma le previsioni per l’economia continuano ad essere incupite dall’impatto economico della guerra in Ucraina, dall’aumento dei rendimenti dei bond, dai nuovi lockdown in Cina e dalle misure più aggressive della Fed.
- Report sugli utili
La stagione degli utili prosegue e questa settimana si attendono le trimestrali di nomi come Pfizer (NYSE:PFE), Starbucks (NASDAQ:SBUX), Airbnb Inc (NASDAQ:ABNB) e ConocoPhillips (NYSE:COP).
Il mese di aprile ha fatto registrare il maggiore calo mensile dell’S&P 500dall’inizio della pandemia di coronavirus all’inizio del 2020, mentre il Nasdaq fortemente legato al settore tech, ha registrato il maggiore calo mensile dalla crisi finanziaria del 2008.
I risultati ribassisti e i timori sull’inasprimento aggressivo della politica monetaria da parte della Fed hanno colpito i titoli mega-cap tech e growth.
Venerdì l’S&P 500 è crollato del 3,6%, il maggiore calo giornaliero da giugno 2020, dopo i dati deludenti sugli utili e le previsioni di Amazon (NASDAQ:AMZN) che hanno fatto crollare le azioni del colosso dell’e-commerce del 14%.
- Dati economici
Oltre al vertice della Fed e ai report sull’occupazione di aprile, in calendario questa settimana: indici PMI ISM manifatturiero e servizi rispettivamente lunedì e mercoledì. Delle letture positive convaliderebbero le previsioni su una crescita economica nel secondo trimestre, confermando la validità dei piani di inasprimento della Fed.
Il report JOLTS sui nuovi posti di lavoro è atteso per martedì, mentre il report ADP sarà rilasciato il giorno dopo. Il Dipartimento per il lavoro pubblicherà giovedì il report settimanale sulle {{ecl-294||nuove richieste di sussidio di disoccupazione, mentre venerdì il governo rilascerà il report NFP sull’occupazione non agricola.
- Vertice della Bank of England
La Bank of England si riunirà questo giovedì e si prevede decida di aumentare i tassi per la quarta volta consecutiva, cosa che non si verifica dal 1997.
Il Governatore della BoE Andrew Bailey ha dichiarato che la banca sta camminando su un “filo molto sottile” per ridurre l’inflazione, che al 7% è più di tre volte il suo obiettivo, ed evitare una recessione.
- Articolo realizzato con il contributo di Reuters