Mentre prosegue l’offensiva israeliana a Gaza, i listini seguono Wall Street e aprono in positivo con il prezzo del petrolio e del gas in leggero calo. In Cina Country Garden non rimborsa bond da 60 milioni di dollari
Partenza in positivo per i listini europei, che provano a rimbalzare dopo le perdite di ieri. L’indice Ftse Mib di Piazza Affari guadagna l’1,2% con Mps (BIT:BMPS), Bper (BIT:EMII) e Tim (BIT:TLIT) in testa. In verde anche Parigi e Francoforte, che salgono dell’1%. In leggero calo lo spread tra Btp e Bund a 203 punti.
OFFENSIVA ISRAELIANA A GAZA
L’attenzione degli investitori è concentrata sull’offensiva israeliana al confine con la striscia di Gaza e sul rischio di un allargamento del conflitto. Nella seduta di ieri il petrolio è salito del 4%, ma oggi la crescita si è arrestata e il prezzo del Wti al barile è in frenata dello 0,6% a 85,5 dollari. Sembra essersi fermata anche la corsa del gas. Continua a guadagnare terreno l’oro, considerato un bene rifugio insieme al dollaro e alle obbligazioni più sicure. Nella seduta di ieri, dopo un inizio in rosso, Wall Street ha chiuso in crescita (S&P 500 +0,63%) spinta dai titoli petroliferi e della difesa, anche se per ora Washington ha promesso sostegno a Israele ma senza l’invio di truppe. A sostenere i listini è anche la prospettiva che la Fed possa tenere i tassi fermi nella prossima riunione...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge