Investing.com - Sarà una settimana molto impegnativa per gli investitori, tra la riunione della Federal Reserve, l’ultimo report sui posti di lavoro negli Stati Uniti e gli utili del peso massimo della tecnologia Apple che potrebbero determinare la direzione di azioni e obbligazioni per il resto dell’anno. Ecco cosa c’è da sapere per iniziare la settimana.
1. Riunione della Federal Reserve
Mercoledì gli investitori si concentreranno sul vertice di politica della Federal Reserve, desiderosi di conoscere il punto di vista dei responsabili politici sullo stato dell’economia e sulle prospettive dei tassi di interesse.
La maggior parte degli investitori scommette che la Fed abbia terminato la stretta monetaria dopo che il presidente Jerome Powell ha dichiarato che l’aumento dei rendimenti a lungo termine riduce la necessità di ulteriori aumenti dei tassi, anche se alcuni ritengono che un altro rialzo potrebbe avvenire quando la banca centrale si riunirà nuovamente a dicembre.
Qualsiasi indicazione che la Fed intenda mantenere i tassi intorno ai livelli attuali fino al prossimo anno potrebbe rafforzare le scommesse su un ulteriore rialzo dei rendimenti dei Treasury, la cui salita ai livelli più alti da oltre 15 anni ha contribuito a un forte sell-off dell’indice S&P500.
L’indice è sceso di oltre il 10% da quando ha toccato i massimi di un anno a fine luglio, anche se è ancora in rialzo di quasi l’8% sull’anno.
2. Dati sull’occupazione non agricola
Il dato economico più importante di questa settimana sarà il report di venerdì sull’occupazione non agricola di ottobre. Dopo che a settembre sono stati aggiunti 336.000 posti di lavoro, gli economisti si aspettano una crescita più moderata di 182.000 unità, che è comunque coerente con un mercato del lavoro solido.
Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere al 3.8%, mentre l’aumento dei salari dovrebbe ridursi al 4% su base annua, segnando così il minimo del periodo post-pandemia. Ciò potrebbe contribuire a sostenere la tesi della Fed secondo cui le pressioni sui prezzi si stanno allentando e non è necessario aumentare ulteriormente i tassi di interesse.
Prima dei dati di venerdì, gli operatori di mercato guarderanno ai dati sui costi dell’occupazione del terzo trimestre, in programma martedì, alla ricerca di segnali di moderazione della crescita salariale.
3. Trimestrali
Apple (NASDAQ:AAPL) è sotto ai riflettori di quella che si preannuncia come un’altra intensa settimana per le trimestrali negli Stati Uniti, con il produttore di iPhone che presenterà il suo report giovedì.
Le azioni di Apple, la più grande società per valore di mercato, hanno contribuito a far salire gli indici azionari quest’anno, insieme alle azioni di altre megacap statunitensi del settore tecnologico e delle società in crescita.
La stagione degli utili del terzo trimestre ha visto la delusione di alcuni nomi del Big Tech, con le azioni di Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e Tesla (NASDAQ:TSLA) in calo dopo le rispettive relazioni. L’indice tecnologico Nasdaq 100 index è sceso dell’11% dai suoi massimi, anche se è ancora in rialzo di quasi il 30% sull’anno.
Sotto osservazione anche le abitudini di spesa dei consumatori: tra le altre società che presenteranno i loro bilanci figurano McDonald’s (NYSE:MCD) lunedì, Caterpillar (NYSE:CAT) e Pfizer (NYSE:PFE) martedì, Mondelez (NASDAQ:MDLZ) mercoledì e Starbucks (NASDAQ:SBUX) ed Eli Lilly (NYSE:LLY) giovedì.
4. Banca d’Inghilterra
La Banca d’Inghilterra terrà giovedì il suo penultimo vertice dell’anno, durante il quale i funzionari dovranno decidere se riprendere ad alzare i tassi di interesse, dopo averli tenuti fermi a settembre dopo 14 aumenti consecutivi.
Gli investitori si aspettano che la BoE mantenga i tassi fermi al 5,25%, il massimo da 15 anni, lasciando però aperta la porta a ulteriori rialzi se necessario. I responsabili politici dovrebbero inoltre ribadire che i tassi dovranno rimanere sui livelli attuali ancora per un po’ di tempo, nonostante i crescenti segnali di stagnazione dell’economia.
La BoE aggiornerà le sue previsioni trimestrali che ad agosto indicavano una crescita economica di appena lo 0,5% sia nel 2023 che nel 2024. Il governatore Andrew Bailey ha parlato all’inizio del mese di prospettive “molto contenute”.
5. Inflazione e PIL dell’Eurozona
La Banca Centrale Europea ha mantenuto i tassi di interesse invariati giovedì, dopo il ritmo più sostenuto di rialzi dei tassi mai registrato, e ora guarderà ai dati di martedì sull’inflazione e sul prodotto interno lordo prima del suo ultimo vertice dell’anno.
I dati preliminari sull’inflazione dei prezzi al consumo dovrebbero mostrare un rallentamento del tasso principale al 3,2% ad ottobre, che si avvicina all’obiettivo del 2% della BCE, anche se gli alti costi dell’energia continuano a rappresentare un rischio al rialzo.
Lo stesso giorno si prevede che i dati sul PIL mostrino che l’economia della zona euro si è contratta dello 0,1% nel terzo trimestre, per un tasso di crescita annuale di appena lo 0,2%.
Giovedì il Presidente della BCE Christine Lagarde ha accennato a una politica costante e ha respinto le aspettative di taglio dei tassi.
Articolo realizzato con il contributo di Reuters