Di Noreen Burke
Investing.com – Ecco gli eventi da seguire questa settimana:
- Occupazione non agricola
L’ultimo report sull’occupazione prima de vertice della Fed del 20-21 settembre sarà molto atteso dagli osservatori del mercato che cercheranno di capire se la banca centrale riuscirà a contenere il rallentamento dell’economia senza innescare una recessione, mentre lotta per tenere sotto controllo l’inflazione.
Il rischio di una recessione è aumentato con il rialzo dei tassi da parte della Fed, che ha pesato sulla domanda dei consumatori e sul mercato immobiliare. Da marzo la banca centrale statunitense ha aumentato il tasso di riferimento di 225 punti base.
Mentre è in corso un raffreddamento in alcune aree dell’economia, il mercato del lavoro finora è rimasto solido. A luglio, l’economia ha aggiunto 528.000 posti di lavoro, il maggiore incremento da febbraio.
Gli economisti si aspettano la creazione di 285.000 nuovi posti di lavoro ad agosto. Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al minimo degli ultimicinquant’anni, al 3,5% mentre si prevede un aumento della retribuzione oraria media.
- Altri dati
Prima dei dati sull’occupazione di venerdì, martedì gli USA pubblicheranno il report JOLTs sulle posizioni di lavoro aperte per il mese di luglio; gli economisti si aspettano che le aperture di posti di lavoro rimangano elevate, indicando una domanda ancora solida nel mercato del lavoro.
L’ultimo report ADP, che riguarda le assunzioni nel settore privato, sarà pubblicato mercoledì e includerà nuovi dati sia sull’occupazione che sulla crescita dei salari. Giovedì seguiranno i dati settimanali sulle richieste iniziali di disoccupazione.
Il calendario economico prevede anche l’indice manifatturiero dell’Institute for Supply Management per il mese di agosto e un aggiornamento sulla fiducia dei consumatori da parte del Conference Board.
- Volatilità del mercato azionario
Venerdì tutti e tre i gli indici azioni di Wall Street sono scesi di oltre il 3%, mentre gli investitori hanno assorbito il discorso del presidente della Fed Jerome Powell a Jackson Hole.
L’indice S&P 500 si trovava in un mercato orso dopo essere crollato nel primo semestre dell’anno a causa della previsione di rialzi aggressivi dei tassi della Fed da parte degli investitori, ma da giugno l’indice è rimbalzato, recuperando metà delle perdite dell’anno.
Il rimbalzo è stato alimentato da una combinazione di forti utili societari e dall’ottimismo sul fatto che l’inflazione potrebbe aver raggiunto il suo picco, il che consentirebbe alla Fed di rallentare i rialzi dei tassi.
Ma visto che sono sfumate le speranze di una svolta dovish da parte della Fed, i mercati potrebbero andare incontro a una corsa accidentata verso settembre.
- IPC della zona euro
Mercoledì l’Eurozona pubblicherà i dati sull’IPC di agosto, con un’inflazione annuale che dovrebbe accelerare al 9,0% dall’8,9% di luglio, ben al di sopra dell’obiettivo del 2% fissato dalla BCE.
I dati probabilmente aumenteranno la pressione sulla BCE affinché aumenti i tassi in modo aggressivo nella prossima riunione di settembre, anche a fronte del crescente rischio di recessione.
La BCE ha aumentato i tassi dello 0,5% a luglio e ci si aspetta un aumento simile o maggiore il mese prossimo, in parte a causa dell’impennata dell’inflazione e in parte perché anche la Fed sta procedendo a forti rialzi.
Parlando sabato a Jackson Hole, il membro del consiglio direttivo della BCE Isabel Schnabel, il capo della Banca centrale francese François Villeroy de Galhau e il governatore della banca centrale lettone Mārtiņš Kazāks hanno tutti hanno sostenuto la necessità di un’azione politica forte o significativa per affrontare un’inflazione troppo elevata.
- PMI cinesi
La Cina pubblicherà mercoledì i dati ufficiali PMI per il mese di agosto, dopo l’inattesa contrazione dell’attività imprenditoriale a luglio, innescata dalle misure di repressione previste dalle politiche zero-COVID.
Il giorno dopo verrà pubblicato il dato Caixin sul settore privato PMI, che rischia anch’esso di scivolare in territorio di contrazione.
Questa non è l’unica sfida che l’economia cinese deve affrontare: la crisi immobiliare in corso in Cina ha già colpito la fiducia dei consumatori e delle imprese, mentre si attende l’arrivo di un’ondata di caldo record che colpirà il settore agricolo.
La banca centrale cinese ha tagliato i tassi di prestito nelle ultime settimane per contribuire a sostenere la crescita e la scorsa settimana il governo ha annunciato misure per rafforzare il mercato del lavoro.
- Articolo realizzato con il contributo di Reuters