Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 12 aprile:
1. Borse in apprensione per le tensioni in Siria
Le tensioni tra Stati Uniti e Russia per la Siria continuano a far restare le borse all’erta questo giovedì. La minaccia di un’imminente azione militare USA in risposta ad un presunto attacco chimico nella Siria orientale spaventa gli investitori, con il Presidente USA Trump che ha avvertito la Russia di un possibile conflitto diretto.
La paura ha fatto scendere l’indice Dow di 200 punti nella seduta precedente ed i timori hanno contagiato i mercati asiatici questo giovedì. In Cina, l’indice Shanghai Composite ha chiuso in calo dello 0,4%, mentre in Giappone l’indice Nikkei ha finito la giornata a -0,2%.
Cautela anche sulle borse europee questa mattina, con i principali indici al ribasso.
I future USA riescono a registrare lievi guadagni dopo essere rimasti pressoché invariati nei primi scambi della giornata. Alle 5:54 ET (9:54GMT), i future Dow blue chip salgono di 26 punti, o dello 0,11%, i future S&P 500 vanno su di 5 punti, o dello 0,19% mentre i future Nasdaq 100 salgono di 16 punti, o dello 0,24%.
2. Il greggio oscilla vicino al massimo di 3 anni, atteso report OPEC
L’aumento dei rischi geopolitici in Medio Oriente ha spinto i prezzi del greggio nella notte, ma le speculazioni per un’interruzione delle forniture nell’importante regione energetica sembrano essersi ridotte nei primi scambi della mattina, con la materia prima invariata nei timori per l’aumento delle scorte USA.
Gli investitori attendono il report mensile dell’OPEC per capire se il cartello si è attenuto ai tagli alla produzione concordati. Anche la revisione della crescita della domanda e delle scorte catturerà l’attenzione dei mercati, dopo che l’OPEC ha messo in guardia dall’aumento della produzione non-OPEC, in particolare quella degli Stati Uniti.
Nell’ultimo report, pubblicato a marzo, l’OPEC ha previsto che i produttori non-OPEC aumenteranno le forniture di 1,66 milioni di barili al giorno nel 2018.
I future del greggio USA salgono dello 0,06% a 66,86 dollari alle 5:56 ET (9:56 GMT), mentre il greggio Brent è invariato a 72,06 dollari.
Il greggio scambiato a Londra, il riferimento globale al di fuori degli Stati Uniti, ha segnato il massimo intraday di 72,48 dollari questa mattina, il massimo dal 2014.
3. Richieste di disoccupazione, dati sul commercio e Fed al centro della scena
Anche se i trader sono concentrati sulle tensioni geopolitiche, non perderanno di vista il calendario economico di oggi che prevede i dati sulle richieste di disoccupazione, sul commercio e un discorso del Presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari.
Il Dipartimento per il Lavoro USA rilascerà il numero settimanale di richieste di sussidio di disoccupazione alle 8:30 ET (12:30 GMT), insieme ai dati sui prezzi all’esportazione e all’importazione.
Sul fronte della politica monetaria, Kashkari, uno dei più cauti policymaker della Fed, parteciperà ad una sessione di domande e risposte alle 17:00 ET (21:00 GMT). Il suo intervento giunge dopo la pubblicazione di ieri dei verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Fed, da cui è emerso che i policymaker sono fiduciosi circa il persistere della crescita economica nonché ottimisti che l’inflazione raggiunga l’obiettivo del 2% della banca.
I future Fed fund continuano a ritenere il vertice di giugno il più probabile in cui vedere un nuovo aumento dei tassi da parte della banca centrale USA, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
4. Tesla diventa il titolo con più short selling
Una nube oscura incombe sul titolo di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), con Factset che ha riportato che oltre il 25% delle azioni disponibili di Tesla sono state vendute allo scoperto. La quantità in dollari di azioni in short selling di Tesla è aumentata del 28% nell’ultimo mese a 10,7 miliardi di dollari, diventando il più short di Wall Street, secondo CNBC, che cita un aggiornamento di S3 Partners.
La notizia segue la decisione di Goldman Sachs di abbassare l’obiettivo di prezzo sul titolo a 195 dollari da 205 dollari su un probabile aumento di capitale quest’anno e tra i timori per la capacità della compagnia di rispettare gli obiettivi di produzione.
“Il tasso di produzione sostenibile di Tesla al momento è probabilmente inferiore a 2.000 Model 3”, circa 1.400 la settimana, si legge nella nota di Goldman Sachs.
Molto meno della previsione del secondo trimestre di Tesla di produrre 5.000 Model 3 la settimana.
La nota negativa su Tesla segue anche la notizia di Reuters secondo cui la compagnia punta a novembre 2019 come data di inizio della produzione della Model Y, un SUV, mentre la produzione in Cina inizierà due anni dopo.
5. Zinco al minimo di 4 mesi, selloff dei metalli
Lo zinco crolla al minimo di quattro mesi questo giovedì, nell’ambito del forte selloff dei metalli dovuto secondo i trader ai timori di una domanda debole in Cina. La ripresa stagionale dell’attività edile cinese che di solito si registra ad aprile e maggio ha visto un inizio lento, secondo gli operatori dei mercati citati da Reuters.
Alle 5:57 ET (9:57 GMT), i future dello zinco crollano del 3,7% a 3.112,25 dollari la tonnellata metrica, il minimo da dicembre. Intanto, il piombo vede un crollo del 2,4%, il nickel crolla dell’1,6%, l’{{49768|alluminio}} segna un tonfo dell’1,7%, mentre il rame registra -1,8%.