In attesa delle decisioni delle banche centrali, il principale indice del mercato azionario italiano torna su livelli che non si vedevano da 15 anni. Brilla Unicredit (BIT:CRDI) (+3%) dopo i conti trimestrali record
Apertura positiva per Piazza Affari, con il Ftse Mib che supera quota 29mila punti grazie al +0,4% registrato in avvio di seduta. Una crescita favorita anche dal +3% registrato da Unicredit. Prevale la prudenza sugli altri listini europei, con la Borsa di Parigi che cede lo 0,8%. Petrolio in calo: Wti a 79,2 dollari al barile (-0,4%) e Brent a 83 dollari al barile (-0,4%).
CONTI UNICREDIT
Non solo Wall Street, anche a Piazza Affari prosegue la stagione delle trimestrali. Unicredit ha pubblicato i conti del secondo trimestre 2023 evidenziando un utile netto di 2,3 miliardi, in aumento del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e superiore agli 1,87 miliardi previsti dal consensus. Nell’intero primo semestre l’utile è di 4,4 miliardi, il “miglior primo semestre di sempre” come evidenziato dalla banca. Nel trimestre i ricavi totali sono aumentati del 24,9% a 6 miliardi, con margine di interesse a 3,5 miliardi (+41,3%) e commissioni nette a 1,9 miliardi (-0,7%). I costi operativi sono scesi dell’1,2% a 2,3 miliardi, per un rapporto cost/income in discesa al 39%. Inoltre, UniCredit ha migliorato nuovamente la guidance sul 2023. L’utile netto ora è visto oltre i 7,25 miliardi (da oltre 6,5 miliardi), i ricavi netti oltre 21,5 miliardi (da oltre 20,3 miliardi), il margine di interesse ad almeno 13,2 miliardi (da oltre 12,6 miliardi). Alzato anche il target di distribuzione di capitale agli azionisti, ora pari ad almeno 6,5 miliardi dal precedente obiettivo di almeno 5,75 miliardi. Per il 2024, inoltre, la banca si aspetta “che l’utile netto e la distribuzione agli azionisti saranno sostanzialmente in linea con il 2023”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge