Le banche centrali mantengono un atteggiamento ancora restrittivo, anche se si avvicina la fine del ciclo di rialzi dei tassi. In questo scenario, meglio l’azionario small cap statunitense rispetto a quello europeo. Tra i titoli di Stato da preferire quelli della Grecia
L’inflazione mostra segni di rallentamento ma resta ancora su livelli preoccupanti. Da Jackson Hole, Jerome Powell ha spiegato che la Fed procederà con cautela per valutare i prossimi rialzi dei tassi. La Bce manterrà un atteggiamento restrittivo anche per i prossimi mesi, con l’intento di riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%. Per la maggior parte degli investitori ci si sta avvicinando alla fine del ciclo di rialzi, ma la volatilità resta elevata. “Rimaniamo per posizionati per gestire i rischi di eventi estremi”, commentano Andrew Harmstone, Managing Director Global Balanced Risk Control Team e Jim Caron Managing Director Global Balanced Risk Control Team di Morgan Stanley (NYSE:MS) Investment Management.
AZIONARIO STATUNITENSE
“Nell’azionario statunitense, siamo passati da un posizionamento neutrale a un sovrappeso, alla luce dell’ottimo andamento del mercato del lavoro e della ripresa dei margini di utile societari – proseguono nell’analisi i due gestori di Morgan Stanley IM -. La fase favorevole dei fondamentali sta iniziando a favorire l’azionario statunitense e ad abbandonare quello dell’Eurozona”. In questo scenario, è da preferire l’azionario small cap statunitense perché, in caso di atterraggio morbido, queste sono le società con le valutazioni migliori...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge