DI Geoffrey Smith
Investing.com - L'azionario cinese non riesce a scrollarsi di dosso i timori di un rallentamento dovuto economico dovuto alla politica di zero tolerance contro il Covid che ha portato al lockdown di Shenzhen e altre importanti regioni. Intanto, nonostante la pressione politica degli Stati Uniti, la Cina ha nuovamente rifiutato di condannare l'invasione russa dell'Ucraina dopo sette ore di colloqui "intensi" con funzionari statunitensi a Roma. Proseguono i bombardamenti russi sulle città dell'Ucraina, mentre inizia l'attesa riunione della Fed. Ecco le notizie principali sui mercati finanziari di questo martedì:
1 S'intensificano i bombardamenti russi
Aumentano i bombardamenti aerei e di artiglieria russa nelle città ucraine dopo una giornata di intensa diplomazia che alla fine ha prodotto gran poco. I funzionari cinesi hanno ripetuto di voler evitare le sanzioni occidentali, ma ancora una volta si sono rifiutati di condannare l'invasione russa, mentre gli attacchi di Mosca si fanno sempre più vicini agli spazi NATO, con due droni che hanno violato lo spazio aereo di Polonia e Romania.
Intanto, l'Unione europea ha formalmente approvato nuove sanzioni contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina, che includono il divieto di investimenti nel settore energetico russo, le esportazioni di beni di lusso e le importazioni di prodotti in acciaio da Mosca. I divieti, che entreranno in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale Ue, prevista in giornata, congelano anche i beni di altri oligarchi che sostengono il governo russo, tra cui il proprietario del Chelsea, Roman Abramovich.
2. Al via la due giorni della Fed
Inflazione ancora nel radar. Nel pomeriggio negli Stati Uniti verranno resi noti i prezzi alla produzione di febbraio, con gli analisti interpellati da Investing.com che si aspettano un aumento dello 0,9% sul mese e il tasso annuo al +10,0%, uno scenario cupo per l'inizio della riunione politica di due giorni della Federal Reserve.
Si prevede che il FOMC alzerà di 25 punti base l'obiettivo del tasso sui fondi federali, il suo primo aumento del tasso dal 2018. Un aumento più aggressivo di 50 punti base è considerato ora meno probabile, con il forte calo dei prezzi del petrolio negli ultimi due giorni che potrebbe aver posto un limite ad una simile eventualità.
3. Ancora panico in Cina
Nuovo 'bagno di sangue' sull'azionario cinese, con gli investitori che stanno reagendo ad un crescente numero di rischi. I colloqui tra funzionari statunitensi e cinesi di lunedì hanno fatto ben poco per scacciare i timori che la Cina potesse essere coinvolta nella rete delle sanzioni occidentali a seguito del suo tacito sostegno all'invasione russa, mentre restano in lockdown almeno fino al 20 marzo oltre 45 milioni di persone di due strategici poli industriali.
I titoli tecnologici sono quelli più colpito dall'attuale contesto: l'indice Hang Seng Tech ha perso un altro 11% liquidando i realizzi dell'era pandemica, l'Hang Seng ha perso il 5%, similmente a quanto osservato a Shanghai. Il NASDAQ Golden Dragon China - indice che replica l'andamento delle ADR cinesi a Wall Street - ha perso il 71% in un anno.
4. Interrotti i flussi di gas
Stano a quanto riportato da Reters, le forniture di gas russo attraverso il gasdotto Yamal-Europe, dirette a Occidente verso l'Europa, sono state interrotte, mentre i flussi di gas russo verso l'Europa che passano da altri gasdotti, compreso il Nord Stream 1 che attraversa il Mar Baltico, restano stabili.
Sul gasdotto Yamal-Europe ci sono offerte preliminari per flussi in direzione est, verso la Polonia dalla Germania, da 4,3 milioni di kilowattora all'ora fino a domani mattina, secondo i dati dell'operatore del gasdotto Gascade. Immediato il rialzo dei prezzi dal gas europeo misurati dal ICE Dutch TTF Natural Gas Futures, +4,2% ad euro 119,26 per MWh.
Tutto questo accade dopo che gli Stati Uniti hanno imposto l'embargo sui prodotti energetici russi, contrariamente all'Ue che invece preferisce mantenere più o meno costanti i flussi da Mosca per non incorrere in uno scenario di ampia stagflazione vista la dipendenza energetica che contraddistingue la regione.
5. Borse
I timori per l'impennata di nuovi casi di coronavirus in Cina sommati all'aumento atteso dei tassi di interesse negli Stati Uniti stanno facendo male all'azionario europeo, con Mib in calo dell'1%, Dax in ribasso dell'1,2%, Cac al -1,3% ed Euro Stoxx 50 in negativo dell'1,3%.
Pressoché sulla parità i future di Wall Street dopo il forte ribasso del NASDAQ osservato ieri. Fronte commodity, il Brent scivola sotto i $100 al barile, mentre il WTI perde il 7,2% a $95,6. Andamento parallelo dell'oro, -2% a $1.929 per oncia, con Indice del Dollaro in ribasso a 98,82. Resta alta la pressione sui Treasury, con la scadenza a 10 anni ad un rendimento dell'1,3%, mentre il Future S&P 500 VIX resta sopra il livello di 31.