Di Peter Nurse
Investing.com - Secondo Goldman Sachs, è probabile che la Federal Reserve aspetterà fino a novembre prima di annunciare il tapering. Intanto dal Congresso arriva l'ok il piano di spesa dei Dem statunitensi, mentre tra le imprese tedesche aumentano le preoccupazioni per produzione e aumento dei contagi. Il greggio resta sui livelli guadagnati questa settimana, con Wall Street che punta al rialzo nella seduta pre Jackson Hole. Ecco i principali market mover di mercoledì:
1. Tapering a novembre
L'incontro annuale dei banchieri centrali organizzato dalla Federal Reserve a Jackson Hole, Wyoming, è da tempo il primo pensiero degli investitori, ansiosi di avere indicazioni su quando la Fed inizierà a chiudere i rubinetti del quantitative easing che ogni mese la vede impegnata ad acquistare $120 miliardi di obbligazioni.
Un discorso dell'influente presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan alla fine della scorsa settimana ha spinto sui rischi dell'aumento dei casi di Covid-19 nel paese, in gran parte dovuto alla variante delta, il quale potrebbe convincerlo a votare per un ritardo nell'annuncio del tapering.
Prima di Kaplan, la convinzione del mercato era che il miglioramento del mercato del lavoro e gli alti livelli di inflazione avrebbero indotto la Fed ad annunciare un calendario per la riduzione degli acquisti nella riunione di settembre.
Intanto, per Goldman Sachs ci sono più probabilità che un annuncio formale del tapering arriverà a novembre (45%), da una precedente previsione del 25% e ha abbassato la probabilità di dicembre al 35% dal 55%.
2. Ok della Camera al piano Biden
Buone notizie per la Casa Bianca dopo il disastro Afghanistan. La Camera ha approvato il piano da $3.500 miliardi per assistenza all'infanzia e altri programmi sociali, accettando di votare entro il 27 settembre su un disegno di legge sulle infrastrutture da 1.000 miliardi di dollari gia' approvato dal Senato che è una delle priorità assoluta per i Democratici moderati.
La Speaker Nancy Pelosi ha detto che la Camera lavorerà con il Senato per finalizzare i dettagli del piano da 3,500 trilioni.
3. Cautela su futures Usa
Wall Street dovrebbe aprire in timido rialzo, come le Borse europee, dopo i record di martedì sera. Verso le 13:30 CEST, i futures indicano il Dow Jones in aumento di 15 punti, lo S&P 500 e il Nasdaq 100 di appena +2 punti.
Martedì sera, l'ampio S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,2%, la sua quarta sessione positiva consecutiva segnando un nuovo massimo di chiusura, mentre il tecnologico Nasdaq Composite è aumentato dello 0,5%, raggiungendo per la prima volta quota 15.000. Il blue chip Dow Jones ha guadagnato lo 0,1%.
Intanto, la stagione della trimestrale Usa sta volgendo al termine, ed è stata ampiamente positiva, contribuendo a sostenere il mercato in generale. All'inizio della settimana, 476 delle società dell'S&P 500 hanno pubblicato i risultati del secondo trimestre e, di queste, l'87,4% ha battuto le previsioni secondo i dati Refinitiv.
4. Cala la fiducia in Germania
Il sentiment nell'economia tedesca si è offuscato di nuovo ad agosto, e questo per una minore fiducia osservata nelle imprese del settore terziario, in particolare nell'ospitality e turismo, secondo i nuovi dati dell'istituto Ifo di Monaco.
Il Business Climate Index è sceso a 99,4 punti, dopo i 100,7 di luglio, con Investing.com che se attendeva un punteggio di 100,4. mentre l'indice sulle condizioni attuali cresce a 101,4 punti dai 100,4 punti precedenti, risultando superiore ai 100,8 previsti dagli analisti.
In calo l'indicatore sulle aspettative future, giù fino a 97,5 punti dai 101 precedenti e contro i 100 punti stimati dagli economisti.
Secondo il centro di ricerca, "i colli di bottiglia nella produzione e le preoccupazioni per l'aumento del numero di infezioni stanno mettendo a dura prova l'economia", con le prospettive per i prossimi mesi nel settore manifatturiero che sono scese "al livello più basso da novembre 2020".
5. Brent conferma i $70
In attesa dell'EIA delle 16:30 CEST di oggi pomeriggio, i dati del gruppo industriale American Petroleum Institute, pubblicati martedì sera, hanno mostrato che le scorte di greggio sono diminuite di 1,6 milioni di barili per la settimana terminata il 20 agosto, con inventari di benzina diminuiti di 1 milione.
Al momento, il WTI guadagna lo 0,2% a $67,69 per barile, mentre il Brent viene scambiato a $70,60 (-0,25%), con entrambi in aumento di circa l'8% in questa settimana. Per l'analista di Oanda Craig Erlam, i $70 "sono il grande test, e una conferma di questa soglia potrebbe essere un segnale molto rialzista per il petrolio".