Di Geoffrey Smith
Investing.com - Il governo britannico questo giovedì ha annunciato un nuovo pacchetto di aumenti delle tasse e tagli alle spese per 55 miliardi di sterline (1 sterlina = 1,1845 dollari), nel tentativo di colmare il vuoto nelle finanze pubbliche creato dallo scivolamento del Paese in recessione.
Il Cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt ha dichiarato che le misure saranno suddivise in modo quasi pari tra aumenti delle tasse e tagli alla spesa.
Il pacchetto di consolidamento “implica che l’inflazione e i tassi di interesse finiranno per essere significativamente più bassi” nell’arco di cinque anni rispetto a quanto sarebbe stato altrimenti, ha detto Hunt, citando le nuove previsioni dell’Office for Budget Responsibility.
Secondo le previsioni dell’OBR, il prossimo anno il PIL si contrarrà dell’1,4%, sotto l’influenza dei postumi della pandemia e di quella che Hunt ha definito “una crisi energetica made-in-Russia”, prima di tornare a crescere nel 2024.
Con la sterlina in forte ribasso sotto USD1,178, il rendimento del Gilt a 10 anni segna un rendimento del 3,25% in rialzo del 3,5% su base giornaliera, dopo che l'OBR ha confermato che di fatto Londra è già in una fase recessiva.
Come indicato da notizie trapelate all’inizio della settimana, il pacchetto comprende una nuova tassa del 45% sui profitti in eccesso dei produttori di energia elettrica. Nonostante questo, Drax (LON:DRX) è balzato al +7,4%, mentre Centrica (LON:CNA) sta correndo al +5,4%.
Inoltre, il governo aumenterà l’imposta anche sugli extra-profitti delle Oil&Gas company, portandola al 35% dal 25% ed estendendola fino all’aprile 2028. Le azioni di BP (LON:BP) e di Shell (LON:RDSa) non hanno risentito della notizia, avendo già preventivato un rialzo dei contributi fiscali.
"Tutto sommato, il governo potrebbe essere soddisfatto di come è andata oggi, ma il tempo ci dirà se l'opinione pubblica è d'accordo mentre tutti analizzano quello che è stato un bilancio piuttosto ampio", hanno scritto in una nota gli analisti di Oanda.
Dopotutto, aggiungono, "non erano solo i mercati ad aver bisogno di essere convinti oggi, con poco più di due anni prima delle prossime elezioni e un deficit significativo ancora da superare nei sondaggi".