Investing.com – Il dollaro è sceso al minimo di 2 settimane contro il franco svizzero venerdì, dopo i dati USA sull’inflazione che hanno suggerito il proseguimento del programma di allentamento della Federal Reserve, pesando così sulla domanda di valuta rifugio ha spinto il biglietto verde.
Il cambio USD/CHF ha toccato venerdì il minimo della seduta di 0,9380, il minimo dal 1° marzo, prima di stabilizzarsi a 0,9389, in calo dello 0,88% sulla giornata e in calo dell’1,01% sulla settimana.
Supporto a 0,9350, minimo del 1° marzo e resistenza a 0,9475, massimo di venerdì.
Il dipartimento per il lavoro USA ha riportato che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,7% lo scorso mese, portando l’IPC annuo al 2%.
Un secondo report ha mostrato che l’IPC core, che escludono alimentari ed energetici, è salito dello 2% su base annua.
A dicembre la banca centrale statunitense ha affermato che un tasso di interesse target “eccezionalmente basso” è appropriato finché per l’inflazione non sarà previsto un aumento maggiore del 2,5%.
Il sentimento sul dollaro è stato inoltre colpito dai dati che hanno mostrato che l’indice sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso al 71,8 a marzo, il minimo dal dicembre 2011, da una lettura di 77,6 a febbraio.
I dati piuttosto deludenti hanno innescato le prese di profitto in attesa del vertice della Federal Reserve dopo una serie di dati economici piuttosto positivi sulla ripresa del paese ed hanno visto il dollaro rafforzarsi.
Il dollaro ha toccato il massimo di sei mesi contro il franco svizzero giovedì dopo che la Banca Nazionale Svizzera ha lasciato il Libor invariato, vicino allo zero in una mossa ampiamente prevista.
La SNB ha confermato la determinazione a mantenere il tasso di cambio dell’1,20, stabilito a settembre 2011 con “la massima determinazione”.
Nella prossima settimana gli investitori attenderanno la dichiarazione di politica della Federal Reserve, nella speculazione di una eventuale interruzione anticipata del piano di acquisti della banca. Il Presidente della Fed, Ben Bernanke, rilascerà una conferenza stampa dopo l’annuncio della politica monetaria.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta lunedì e venerdì poiché non sono previsti dati rilevanti in queste giornate.
Martedì 19 marzo
Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove concessioni edilizie, un indicatore chiave della futura attività di costruzione, insieme ai dati sui nuovi cantieri.
Mercoledì 20 marzo
L’Istituto ZEW pubblicherà un report sulle stime economiche, un indicatore economico chiave.
Negli Stati Uniti la Federal Reserve annuncerà il tasso dei fondi federali, la dichiarazione ufficiale e le proiezioni trimestrali. L’annuncio sarà seguito dalla conferenza stampa del Presidente Fed Ben Bernanke per discutere della politica monetaria e delle stime di crescita.
Giovedì 21 marzo
Gli USA rilasceranno i dati settimanali del governo sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, , nonché i dati sulle vendite di case nuove e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Il cambio USD/CHF ha toccato venerdì il minimo della seduta di 0,9380, il minimo dal 1° marzo, prima di stabilizzarsi a 0,9389, in calo dello 0,88% sulla giornata e in calo dell’1,01% sulla settimana.
Supporto a 0,9350, minimo del 1° marzo e resistenza a 0,9475, massimo di venerdì.
Il dipartimento per il lavoro USA ha riportato che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,7% lo scorso mese, portando l’IPC annuo al 2%.
Un secondo report ha mostrato che l’IPC core, che escludono alimentari ed energetici, è salito dello 2% su base annua.
A dicembre la banca centrale statunitense ha affermato che un tasso di interesse target “eccezionalmente basso” è appropriato finché per l’inflazione non sarà previsto un aumento maggiore del 2,5%.
Il sentimento sul dollaro è stato inoltre colpito dai dati che hanno mostrato che l’indice sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso al 71,8 a marzo, il minimo dal dicembre 2011, da una lettura di 77,6 a febbraio.
I dati piuttosto deludenti hanno innescato le prese di profitto in attesa del vertice della Federal Reserve dopo una serie di dati economici piuttosto positivi sulla ripresa del paese ed hanno visto il dollaro rafforzarsi.
Il dollaro ha toccato il massimo di sei mesi contro il franco svizzero giovedì dopo che la Banca Nazionale Svizzera ha lasciato il Libor invariato, vicino allo zero in una mossa ampiamente prevista.
La SNB ha confermato la determinazione a mantenere il tasso di cambio dell’1,20, stabilito a settembre 2011 con “la massima determinazione”.
Nella prossima settimana gli investitori attenderanno la dichiarazione di politica della Federal Reserve, nella speculazione di una eventuale interruzione anticipata del piano di acquisti della banca. Il Presidente della Fed, Ben Bernanke, rilascerà una conferenza stampa dopo l’annuncio della politica monetaria.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta lunedì e venerdì poiché non sono previsti dati rilevanti in queste giornate.
Martedì 19 marzo
Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove concessioni edilizie, un indicatore chiave della futura attività di costruzione, insieme ai dati sui nuovi cantieri.
Mercoledì 20 marzo
L’Istituto ZEW pubblicherà un report sulle stime economiche, un indicatore economico chiave.
Negli Stati Uniti la Federal Reserve annuncerà il tasso dei fondi federali, la dichiarazione ufficiale e le proiezioni trimestrali. L’annuncio sarà seguito dalla conferenza stampa del Presidente Fed Ben Bernanke per discutere della politica monetaria e delle stime di crescita.
Giovedì 21 marzo
Gli USA rilasceranno i dati settimanali del governo sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, , nonché i dati sulle vendite di case nuove e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.