ROMA (Reuters) - Il governo ha smentito stamani di aver offerto l'invio di 900 soldati in Libia, come sostenuto oggi da alcuni organi di informazione.
"Si tratta di una notizia destituita di ogni fondamento, come peraltro si poteva facilmente evincere dal punto stampa del Presidente del Consiglio Matteo Renzi al termine della riunione del Quint ieri a Hannover", ha detto una fonte di governo.
L'Italia, insieme a Usa, Germania, Gran Bretagna e Francia, ha detto ieri Renzi da Hannover, è pronta a dare "pieno sostegno" al governo di unità nazionale in Libia, ma dovrà essere l'esecutivo di Fayez Seraj a chiederlo.
"Tutti insieme dobbiamo fare di tutto perché lo sforzo del governo libico abbia successo, tutte le iniziative che si vorranno prendere di sostegno e di supporto dovranno essere richieste dal governo Seraj medesimo".
Il presidente del Consiglio si è riunito nella città tedesca con i leader di Usa, Gran Bretagna, Germania e Francia.
Renzi ha anche chiarito ieri, dopo il vertice, che le richieste di aiuto che sono arrivate dal governo libico, preoccupato per l'integrità degli impianti di estrazione al servizio dell'industria petrolifera, non riguardano i siti gestiti dall'Eni (MI:ENI).