NEW YORK (Reuters) - Si esaurisce il tentativo di frenata odierno del dollaro dopo i dati Usa delle 14,30, in particolare quelli sulle vendite al dettaglio, superiori alle attese, che consolidano un quadro favorevole ad un imminente rialzo dei tassi Usa.
Le vendite al dettaglio Usa sono aumentate dello 0,8% su mese in ottobre, accelerando rispetto al mese precedente e superando le attese di un +0,6%.
Dopo la pubblicazione dei dati l'euro/dollaro scende al minimo intraday a 1,0729, riavvicinandosi a quota 1,0709 toccata ieri, il livello più basso dallo scorso dicembre. In mattinata il cambio era risalito fino a 1,0816.
Movimento analogo per il dollaro/yen che dopo il dato Usa sale al massimo di giornata di 108,77, a nuovi massimi da cinque mesi e mezzo, dopo aver alleggerito stamane fino a 107,78.
I dati economici e gli interventi di esponenti Fed successivi alle elezioni presidenziali Usa della settimana scorsa, insieme alle attese inflazionistiche alimentate dalle previsioni sulle politiche economiche che verranno condotte dalla nuova amministrazione Trump, hanno spinto ieri il biglietto verde sui massimi da 11 mesi nei confronti del paniere delle principali divise internazionali.
Oggi il presidente della Fed di Boston Rosengren ha definito probabilmente opportuna una stretta monetaria in dicembre.
Con l'avvicinarsi dell'apertura del mercato americano, tornano in negativo i Treasury Usa (US10YT=RR), con i relativi rendimenti che viaggiano sui massimi del 2016.
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