Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro sale negli scambi europei di questo lunedì mattina, mentre l’euro si indebolisce per i dati deludenti sulla produzione industriale tedesca e sulla sterlina pesa il ritorno del rischio di una conclusione disordinata del periodo di transizione per la Brexit a fine anno.
Alle 3 ET (07:00 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 92,957, su dello 0,3%. Gli scambi resteranno limitati per la festa del Labor Day negli USA.
I dati del Dipartimento per il Lavoro USA pubblicati venerdì hanno rivelato che il tasso di disoccupazione ad agosto è sceso all’8,4% dal 10,2%, malgrado siano finiti i finanziamenti governativi e siano aumentati i dubbi circa la sostenibilità della ripresa economica USA.
“I dati sull’occupazione, che hanno mostrato un calo del tasso di disoccupazione, e l’aumento del rendimento dei Buoni del Tesoro USA, supportano il dollaro oggi”, ha riferito a Reuters Masafumi Yamamito, a capo delle strategie sulle valute di Mizuho Securities.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,1% a 1,1829, a causa dei dati deludenti sulla produzione industriale di luglio. Il dato è salito dell’1,2%, con un incremento per il terzo mese di fila, ma la crescita è stata minore di quanto stimato dagli economisti.
Le prospettive incerte per la regione saranno probabilmente al centro delle discussioni della Banca Centrale Europea, che si incontrerà questa settimana. La maggior parte degli economisti prevede che il Consiglio Direttivo mantenga la politica monetaria invariata giovedì, sebbene ci si aspetti un altro aumento degli acquisti di asset prima della fine dell’anno.
“Ci sono tre importanti questioni da seguire in occasione del vertice. Una nuova serie di proiezioni della BCE, la reazione della BCE al recente rafforzamento dell’euro e, infine, considerato l’annuncio della scorsa settimana della Fed, l’attenzione sarà rivolta alla revisione della strategia della stessa BCE”, scrive in una nota Carsten Brzeski di ING.
Dopo che il cambio EUR/USD ha brevemente toccato 1,20 la scorsa settimana, “la parte interessante del vertice e della conferenza stampa saranno i commenti di Lagarde sul tasso di cambio dell’euro”, aggiunge Brzeski. “Ciò che conterà di più la prossima settimana sarà l’eventualità che l’euro più forte abbia o meno già aperto la strada ad un maggiore stimolo monetario nei prossimi mesi”.
Intanto, il cambio GBP/USD scende dello 0,6% a 1,3201, con i negoziati commerciali tra Regno Unito ed Unione Europea che minacciano di diventare ostili.
Il Financial Times ha infatti riportato questa mattina che il governo britannico ha in mente una nuova legge che ignorerà alcune parti chiave dell’accordo di divorzio sulla Brexit. E questo renderà molto difficile raggiungere un nuovo accordo commerciale prima della scadenza del patto sul periodo di transizione a dicembre.
Senza un accordo, quasi mille miliardi di dollari di commerci tra Regno Unito ed UE potrebbero essere a rischio.