Investing.com - Il dollaro mantiene i guadagni contro le altre principali valute questo giovedì, anche dopo i dati che hanno mostrato un improvviso aumento delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,71% a 109,17.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 6 maggio è salito di 20.000 unità ad un dato destagionalizzato di 294.000 dal totale rivisto della settimana precedente di 274.000 unità. Gli analisti avevano previsto un calo di 4.000 unità a 270.000 la scorsa settimana.
Intanto, il sentimento sullo yen resta vulnerabile da quando lunedì il Ministro delle Finanze nipponico Taro Aso ha dichiarato che le autorità finanziarie sono pronte ad intervenire sul mercato monetario se le eccessive oscillazione della valuta dovessero pesare sull’economia del paese.
Tuttavia, questa mattina il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha spiegato che è difficile che il ministero delle finanze possa indebolire intenzionalmente lo yen per dare slancio alle esportazioni.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,21% a 1,1402.
Il dollaro scende contro la sterlina ed il franco svizzero, con la coppia GBP/USD su dello 0,22% a 1,4478, ed il cambio USD/CHF giù dello 0,14% a 0,9695.
La sterlina si è rafforzata in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento allo 0,50%, come previsto. Il tasso viene mantenuto a questo livello dal marzo del 2009.
La banca centrale non ha inoltre apportato modifiche al programma mensile di acquisti di stimolo a 375 miliardi di sterline.
Tutti i nove membri della Commissione di Politica Monetaria hanno votato a favore del mantenimento della politica economica.
Nel report sull’inflazione, pubblicato separatamente, la BoE ha abbassato le previsioni sulla crescita del secondo trimestre allo 0,3% dallo 0,5% stimato in precedenza.
Per il 2016, la stima è stata abbassata al 2,0% dal 2,2% previsto precedentemente.
Poco dopo la dichiarazione, il Governatore della BoE Mark Carney ha affermato che l’imminente referendum del 23 giugno sull’appartenenza all’Unione Europea ha “portato ad un’incertezza che che non si vedeva dalla crisi della zona euro” ed ha definito il voto il cosiddetto “elefante nella stanza”.
Il dollaro australiano scende, con la coppia AUD/USD in calo dello 0,47% a 0,7341, mentre il cambio NZD/USD sale dello 0,12% a 0,6827.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,28% a 1,2811.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,16% a 93,95.