By Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro cede un po' di terreno nei primi scambi europei di lunedì ma resta sui massimi in 3 mesi in vista della riunione politica di questa settimana della Federal Reserve statunitense.
Verso le 09:00 CEST, l'indice del dollaro, che replica il biglietto verde contro un paniere di altre sei valute, è in ribasso dello 0,1% a 92,885, appena al di sotto del massimo di 3 mesi e mezzo di 93,194 registrato la scorsa settimana.
USD/JPY è sceso dello 0,2% a 110,34, GBP/USD è sceso a 1,3741, EUR/USD ha guadagnato lo 0,1% a 1,1778, mentre l'USD/AUD sensibile al rischio è sceso dello 0,2% a 0,7348.
L'evento chiave di questa settimana di trading è la riunione di due giorni della Federal Reserve che si concluderà mercoledì. Non si prevede un cambiamento degli strumenti monetari in questo meeting, ma il Marriner S.Eccles Building potrebbe fornire maggiore chiarezza su quando inizierà a ridurre il programma di acquisto obbligazionario, alla luce della forte crescita economica e di un'inflazione al di sopra del 5%.
"Anche la banca se potrebbe non specificare quando sarà pronta per il tapering, il tono dovrebbe generalmente supportare l'idea che una revisione degli acquisti dovrebbe emergere nel 4Q di quest'anno, con la possibilità di un primo aumento in arrivo nel 4Q22", hanno affermato gli analisti di ING, in una nota.
Altri importanti dati macro verranno rilasciati dagli Stati Uniti questa settimana che dovrebbero illustrare la forte performance dell'economia. In particolare, giovedì si prevede che il prodotto interno lordo del secondo trimestre mostrerà una crescita annualizzata dell'8,6%, un netto balzo rispetto al 6,4% del trimestre precedente.
Il rischio per questo ottimismo, tuttavia, deriva dall'aumento dei casi di Covid-19 negli Stati Uniti, con il numero di infezioni causate dalla variante Delta che continua ad aumentare a livello globale. La Cina ha riportato il numero più alto di casi dalla fine di gennaio, mentre le nuove infezioni sono aumentate anche in Giappone, dove Tokyo sta attualmente ospitando le Olimpiadi.
I numeri sono in aumento anche in Europa, ma l'Eurozona dovrebbe registrare un miglioramento dei PIL del secondo trimestre, con i numeri di venerdì che dovrebbero mostrare un'espansione dell'1,5% su base trimestrale, confermando l'uscita dalla recessione tecnica.
Tuttavia, la moneta unica potrebbe rimanere sotto pressione dopo essere calata ai minimi dall'inizio di aprile sul dollaro la scorsa settimana. La Banca centrale europea si è avvicinata ad assumere una posizione più accomodante nei confronti dell'inflazione, con la nuova forward guidance che sposta un possibile aumento dei tassi di interesse al 2024.