Investing.com - Il dollaro è in calo contro le altre principali valute questo venerdì, dopo il rilascio dei dati sul PIL USA che hanno mostrato una crescita più lenta del previsto nel secondo trimestre, mentre continua a pesare il mancato intervento dal parte della Banca del Giappone e della Federal Reserve.
Il Bureau of Economic Analysis, l’ufficio di analisi economica statunitense, ha reso noto che il prodotto interno lordo è cresciuto al tasso dell’1,2% nel secondo trimestre, contro le aspettative di un aumento del 2,6%. L’economia USA è cresciuta dello 0,8% nel primo trimestre, dato rivisto al ribasso dalla precedente stima di crescita dell’1,1%.
I costi dell’occupazione sono aumentati dello 0,6% nell’ultimo trimestre, in linea con le aspettative.
Intanto, la spesa reale dei consumatori è aumentata del 4,2% nel trimestre conclusosi a giugno, dopo l’aumento rivisto al rialzo dell’1,6% nel trimestre precedente.
Intanto il cambio USD/JPY è crollato del 2,07% al minimo di tre settimane di 103,09.
Stamane , in conclusione al vertice di politica monetaria, la Banca del Giappone ha annunciato un modesto aumento negli acquisti di ETF, ma ha mantenuto il target della base monetaria a 80 mila miliardi di yen, ed ha lasciato invariato il piano di acquisiti degli altri assets.
La banca centrale ha tenuto i tassi di interesse invariati al -0,1%.
La decisione ha deluso fortemente le aspettative createsi in settimana dopo la promessa da parte del Premier Abe, di un pacchetto di 28 mila miliardi di yen a sostegno dell’economia.
La decisione della BoJ è giunta dopo che la Fed ha lasciato invariati i tassi in conclusione al vertice terminato mercoledì, con una decisione ampiamente prevista e che ha influito negativamente sul dollaro.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,51% a 1,1133.
In un report preliminare l’Eurostat ha dichiarato occi che l’indice dei prezzi al consumo è salito al tasso annuo dello 0,2% a luglio, superando le attese di un aumento dello 0,1% e dopo l’aumento dello 0,1% nel mese precedente.
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un incremento al tasso destagionalizzato dello 0,9% lo scorso mese, in linea con le aspettative.
Il cambio GBP/USD in salita dello 0,20% a 1,3189, mentre il cambio USD/CHF è sceso dello 0,83% a 0,9729.
Gli investitori attendono il vertice della BoE della prossima settimana nelle crescenti aspettative verso un taglio dei tassi.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,43%, a 0,7535, mentre il cambio NZD/USD sale dello 0,92% a 0,7136.
Intanto, il cambio USD/CAD si stacca dai massimi della seduta e si stabilizza a 1,3151 dopo che Statistics Canada ha dichiarato un calo del PIL dello 0,6% a maggio, contro le attese di un calo dello 0,4% e dopo una crescita dello 0,1%.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,69% a 96,02, il minimo dal 15 luglio.