Di Peter Nurse
Investing.com – Il dollaro USA è in salita contro lo yen negli scambi di questo lunedì, nonostante sia ancora sottotono dopo i dati forti sull’occupazione USA che alimentano aspettative di ulteriori interventi aggressivi della Fed sui tassi.
Alle 9:05 AM CEST, l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è in calo dello 0,1% a 106,435.
Il cambio USD/JPY è salito dello 0,2% a 135,40.
Il fattore principale del rialzo è stato il report di venerdì sull’occupazione non agricola, che ha mostrato la creazione di 500.000 posti di lavoro a luglio, il doppio del previsto.
Ora l’attenzione si sposta ai dati sull’IPC USA, attesi per mercoledì. Nel caso di un ulteriore aumento, aumentano anche le probabilità di un ulteriore aumento aggressivo dei tassi dalla Fed.
Per l’IPC USA gli economisti prevedono un moderamento del tasso di inflazione all’8,7% a luglio dal 9,1% di giugno, l’aumento maggiore dal 1981.
Ma per l’IPC core si prevede un aumento mensile dello 0,5%, portando il tasso annuo al 6,1% dal 5,9% di giugno.
Il cambio EUR/USD è sceso a 1,0178. Pesa la decisione di Moody’s di tagliare le previsioni sul debito italiano a negativo, dopo le dimissioni di Mario Draghi che hanno gettato il paese nel caos politico.
Il cambio GBP/USDè salito dello 0,1% a 1,2080; la sterlian resta vulnerabile dopo che venerdì la Banca d’Inghilterra ha dichiarato di aspettarsi una recessione di 15 mesi per l’economia britannica.
Il Regno Unito rilascerà venerdì i dati sul PIL relativi al mese di giugno ed i dati sul secondo trimestre.
La coppia AUD/USD è in salita dello 0,4% a 0,6934, mentre il cambio USD/CNY è in salita a 6,7638 dopo i dati che hanno mostrato che le esportazioni cinesi sono salite del 18,0% a luglio dallo scorso anno.