Investing.com – Il dollaro statunitense è in calo contro le principali controparti, in seguito alla bene accorta asta di debito italiano ed ai dati economici greci migliori del previsto.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,44% a 1,2344.
L’euro ha trovato il supporto dall’asta in Italia che ha visto salire il rendimento dei titoli solo dopo un’asta di 8 miliardi di euro in titoli a12 mesi, ad un rendimento medio dell’1,69% contro l’1,55%.
Il sentimento sull’euro ha risentito positivamente dei dati ufficiali che hanno mostrato che l’economia della Grecia si è contratta meno del previsto nel secondo trimestre.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia greca su è contratta del 6,2% nel trimestre a giugno, meno del calo previsto del 7% e meno della contrazione del 6,5% nel primo trimestre.
Ma il sentimento è rimasto fragile per via dell’incertezza sui dettagli e sui tempi della proposta della BCE di acquisto di bond atta ad abbassare i rendimenti spagnoli ed italiani.
Il biglietto verde è sceso anche contro la sterlina e contro il franco svizzero, con GBP/USD in salita dello 0,05% a 1,5697 e USD/CHF in calo dello 0,43% a 0,9730.
Il biglietto verde è salito contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,05% a 78,30,
I dati deboli nipponici hanno alimentato le aspettative che le banche centrali di tutto il mondo annunceranno presto delle misure di stimolo monetario per sostenere la crescita.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia nipponica è cresciuta dello 0,3% nel trimestre a giugno, solo la metà dello 0,6% previsto, dopo un aumento dell’1,2% nel primo trimestre; le esportazioni sono scese per via della crisi del debito della zona euro.
Il biglietto verde ha retto contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,03% a 0,9912, AUD/USD giù dello 0,19% a 1,0555 e NZD/USD giù dello 0,20% a 0,8114.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,26% a 82,41.
Nel corso della giornata non sono attesi dati importati, mentre i volumi sono ridotti con la gran parte degli operatori in ferie per le vacanze estive.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,44% a 1,2344.
L’euro ha trovato il supporto dall’asta in Italia che ha visto salire il rendimento dei titoli solo dopo un’asta di 8 miliardi di euro in titoli a12 mesi, ad un rendimento medio dell’1,69% contro l’1,55%.
Il sentimento sull’euro ha risentito positivamente dei dati ufficiali che hanno mostrato che l’economia della Grecia si è contratta meno del previsto nel secondo trimestre.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia greca su è contratta del 6,2% nel trimestre a giugno, meno del calo previsto del 7% e meno della contrazione del 6,5% nel primo trimestre.
Ma il sentimento è rimasto fragile per via dell’incertezza sui dettagli e sui tempi della proposta della BCE di acquisto di bond atta ad abbassare i rendimenti spagnoli ed italiani.
Il biglietto verde è sceso anche contro la sterlina e contro il franco svizzero, con GBP/USD in salita dello 0,05% a 1,5697 e USD/CHF in calo dello 0,43% a 0,9730.
Il biglietto verde è salito contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,05% a 78,30,
I dati deboli nipponici hanno alimentato le aspettative che le banche centrali di tutto il mondo annunceranno presto delle misure di stimolo monetario per sostenere la crescita.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia nipponica è cresciuta dello 0,3% nel trimestre a giugno, solo la metà dello 0,6% previsto, dopo un aumento dell’1,2% nel primo trimestre; le esportazioni sono scese per via della crisi del debito della zona euro.
Il biglietto verde ha retto contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,03% a 0,9912, AUD/USD giù dello 0,19% a 1,0555 e NZD/USD giù dello 0,20% a 0,8114.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,26% a 82,41.
Nel corso della giornata non sono attesi dati importati, mentre i volumi sono ridotti con la gran parte degli operatori in ferie per le vacanze estive.