Investing.com - Il dollaro resta in leggera salita contro le altre principali valute questo lunedì, i mercati continuano ad esaminare i dati sulla crescita USA rilasciati venerdì ed attendono il report sull’attività manifatturiera nel corso della giornata.
Il cambio USD/JPY è salito dello 0,29% a 102,33, staccandosi dal minimo di tre settimane di 101,94 toccato venerdì.
Il dollaro si è ripreso dopo le perdite segnate dopo che la Banca del Giappone ha approvato delle misure di stimolo limitate dopo il vertice di politica monetaria, deludendo i mercati che si aspettavano misure di allentamento più aggressive.
Sebbene la Banca del Giappone ha annunciato un modesto aumento negli acquisti di ETF, ha mantenuto invariato il target della base monetaria ed ha lasciato invariato il piano di acquisiti degli altri assets.
Il sentimento sul biglietto verde presta fragile dopo i dati di venerdì hanno mostrato che il prodotto interno lordo è cresciuto al tasso annuo dell’1,2% nel secondo trimestre, contro le aspettative di un aumento del 2,6%. L’economia USA è cresciuta dello 0,8% nel primo trimestre, dato rivisto al ribasso dalla precedente stima di crescita dell’1,1%.
I dati deludenti hanno ridimensionato le aspettative di un aumento dei tassi dalla Federal Reserve.
Il cambio EUR/USD è stabile a 1,1167.
La sterlina è in calo, con la coppia GBP/USD giù dello 0,14% a 1,3209, mentre il cambio USD/CHF scende dello 0,15% a 0,9676.
Il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice PMI del settore manifatturiero britannico è sceso a 48,2 lo scorso mese, da una lettura di 52,1 a giugno.
La lettura finale è peggiore di quella preliminare del 22 luglio che mostrava un calo a 49,1. Si tratta del minimo dall’inizio del 2013.
I dati alimentano i timori sulla forza dell’economia britannica e fanno salire le aspettative verso un taglio dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra durante in vertice di questa settimana.
Negativo il dollaro australiano e quello neozelandese, con la coppia AUD/USD giù dello 0,49% a 0,7568, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,35% a 0,7184.
In Cina i dati hanno mostrato che l’indice ufficiale cinese PMI manifatturiero lo scorso mese ha segnato una lettura di 49,9 da 50,0 a giugno, contro le aspettative di una lettura invariata.
Tuttavia, l’indice PMI Caixin sul manifatturiero cinese è salito a 50,6 lo scorso mese da 48,6 a giugno, contro le aspettative di un aumento a 48,7.
La Cina è il principale partner commerciale dell’Australia ed il secondo partner commerciale della Nuova Zelanda.
Intanto, la coppia USD/CAD è in salita dello 0,28% a 1,3065.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,12% a 95,64, poco al di sopra del minimo di cinque settimane di 95,33.