Investing.com – Il dollaro statunitense è in calo contro le principali controparti questo lunedì, con il sentimento migliorato dopo i dati relativamente positivi della zona euro, nonostante restino i timori per le previsioni economiche.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,29% a 1,2895.
L’euro ha cancellato del perdite di stamane dopo i dati che hanno mostrato che invariato all’11,4% ad agosto, in linea con le aspettative.
Il report ha fatto seguito ai dati che hanno mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro
è salito a 46,1 a settembre, contro 46,0 del mese precedente.
Gli analisti avevano previsto un indice invariato a settembre.
Sempre oggi i dati hanno mostrato che l’indice manifatturiero Spagnolo è salito a 44,6 a settembre, contro 44,0 del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un aumento a 44,5.
In Italia i dati hanno mostrato che l’indice manifatturiero è salito a 45,7 a settembre, contro 43,6 del mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 10,7% ad agosto, contro le aspettative di un aumento a 10,8%.
Tuttavia gli investitori restano cauti, dopo che il governo spagnolo ha dichiarato che il tentativo di risollevare il sistema bancario aumenterà il buco di bilancio ed il carico di debito.
Le dichiarazioni sono giunte dopo che la banca di Spagna ha dichiarato venerdì che la ricapitalizzazione di cui necessitano le banche spagnole ammonta a 59,3 miliardi di euro, in linea con le aspettative dei mercati.
I mercati attendono inoltre l’esito dell’ultima revisione da parte dell’agenzia di rating Moody’s sul rating del debito sovrano, che potrebbe vedere un downgrade allo status di junk.
Il biglietto verde è stabile contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,05% a 1,6159.
I dati hanno mostrato che l’indice manifatturiero nel Regno Unito è sceso più del previsto a settembre, in calo a 48,4 a settembre, contro 48,4 del mese precedente.
La Banca d’Inghilterra ha dichiarato che i prestiti personali sono scesi di 0,4 miliardi di sterline ad agosto, dopo un aumento di 0,6 miliardi di sterline nel mese precedente e contro le aspettative di un aumento di 0,7 miliardi.
Intanto il biglietto verde è pressoché invariato contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,04% a 77,96, ma è sceso contro il franco svizzero, con USD/CHF in calo dello 0,28% a 0,9373.
Stamane la Banca del Giappone ha dichiarato che l’indice Tankan manifatturiero si è indebolito a meno 3 nel secondo trimestre, da una lettura di meno 1 nel trimestre precedente, in linea con le aspettative.
L’indice Tankan non manifatturiero è rimasto invariato a 8 nel secondo trimestre, superando le aspettative di un calo a 6.
Il biglietto verde è in stabile contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,18% a 0,9818, AUD/USD in calo dello 0,01% a 1,0377 e NZD/USD in salita dello 0,05% a 0,8304.
Le valute legate all’export sono rimaste sotto pressione, dopo i datiche hanno mostrato che l’attività manifatturiera si è contratta in Cina per il secondo mese consecutivo a settembre, scendendo al livello più basso dal novembre 2011, alimentando i timori sulla crescita della seconda economia mondiale.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,17% a 79,85.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno un report dell’ISM sul PMImanifatturiero, mentre il Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke parlerà all’Economic Club of Indiana, ad Indianapolis.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,29% a 1,2895.
L’euro ha cancellato del perdite di stamane dopo i dati che hanno mostrato che invariato all’11,4% ad agosto, in linea con le aspettative.
Il report ha fatto seguito ai dati che hanno mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro
è salito a 46,1 a settembre, contro 46,0 del mese precedente.
Gli analisti avevano previsto un indice invariato a settembre.
Sempre oggi i dati hanno mostrato che l’indice manifatturiero Spagnolo è salito a 44,6 a settembre, contro 44,0 del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un aumento a 44,5.
In Italia i dati hanno mostrato che l’indice manifatturiero è salito a 45,7 a settembre, contro 43,6 del mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 10,7% ad agosto, contro le aspettative di un aumento a 10,8%.
Tuttavia gli investitori restano cauti, dopo che il governo spagnolo ha dichiarato che il tentativo di risollevare il sistema bancario aumenterà il buco di bilancio ed il carico di debito.
Le dichiarazioni sono giunte dopo che la banca di Spagna ha dichiarato venerdì che la ricapitalizzazione di cui necessitano le banche spagnole ammonta a 59,3 miliardi di euro, in linea con le aspettative dei mercati.
I mercati attendono inoltre l’esito dell’ultima revisione da parte dell’agenzia di rating Moody’s sul rating del debito sovrano, che potrebbe vedere un downgrade allo status di junk.
Il biglietto verde è stabile contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,05% a 1,6159.
I dati hanno mostrato che l’indice manifatturiero nel Regno Unito è sceso più del previsto a settembre, in calo a 48,4 a settembre, contro 48,4 del mese precedente.
La Banca d’Inghilterra ha dichiarato che i prestiti personali sono scesi di 0,4 miliardi di sterline ad agosto, dopo un aumento di 0,6 miliardi di sterline nel mese precedente e contro le aspettative di un aumento di 0,7 miliardi.
Intanto il biglietto verde è pressoché invariato contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,04% a 77,96, ma è sceso contro il franco svizzero, con USD/CHF in calo dello 0,28% a 0,9373.
Stamane la Banca del Giappone ha dichiarato che l’indice Tankan manifatturiero si è indebolito a meno 3 nel secondo trimestre, da una lettura di meno 1 nel trimestre precedente, in linea con le aspettative.
L’indice Tankan non manifatturiero è rimasto invariato a 8 nel secondo trimestre, superando le aspettative di un calo a 6.
Il biglietto verde è in stabile contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,18% a 0,9818, AUD/USD in calo dello 0,01% a 1,0377 e NZD/USD in salita dello 0,05% a 0,8304.
Le valute legate all’export sono rimaste sotto pressione, dopo i datiche hanno mostrato che l’attività manifatturiera si è contratta in Cina per il secondo mese consecutivo a settembre, scendendo al livello più basso dal novembre 2011, alimentando i timori sulla crescita della seconda economia mondiale.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,17% a 79,85.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno un report dell’ISM sul PMImanifatturiero, mentre il Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke parlerà all’Economic Club of Indiana, ad Indianapolis.