Investing.com - Il dollaro è pressoché invariato contro le altre principali valute questo lunedì, mentre gli investitori attendono i dati sull’attività manifatturiera nella zona di New York per avere maggiori indicazioni sulla forza dell’economia.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,25% a 108,92.
Lo yen, tradizionale valuta rifugio, si è rafforzato dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che produzione industriale cinese è scesa al 6% ad aprile, meno del 6,5% previsto.
Anche gli investimenti e le vendite al dettaglio hanno segnato una crescita più lenta del previsto il mese scorso, scatenando i timori per l’indebolimento della seconda economia mondiale.
In Giappone, Yoshihide Suga, un portavoce del governo stamane ha negato le voci del weekend secondo cui il Primo Ministro Shinzo Abe avrebbe deciso di rinviare l’aumento della tassa sulle vendite previsto per il prossimo anno.
Il cambio EUR/USD è stabile a 1,1309.
Il biglietto verde resta supportato dai dati di venerdì del Dipartimento per il Commercio secondo cui le vendite al dettaglio sono schizzate dell’1,3% ad aprile, ben al di sopra dello 0,8% previsto. Si tratta del massimo dal marzo del 2015.
Inoltre la lettura finale dell’indice sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan è risultata pari a 95,8 a maggio, su dal dato di 89,0 di aprile e ben al di sopra della lettura di 90,0 prevista. È la lettura più alta dal giugno del 2015.
I dati incoraggianti hanno ridotto i timori per le prospettive economiche statunitensi, riaccendendo le speranze di vedere un aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve prima del previsto.
Il dollaro sale contro la sterlina, con la coppia GBP/USD giù dello 0,31% a 1,4334, ma resta stabile contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF a 0,9768.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,21% a 0,7287 ed il cambio NZD/USD pressoché invariato a 0,6785.
Il cambio USD/CAD scende dello 0,12% a 1,2926.
Il loonie, legato all’oro nero, ha trovato supporto quando il prezzo del greggio ha segnato il massimo da novembre, dopo che Goldman Sachs (NYSE:GS) ha dichiarato che il mercato è andato in deficit a maggio per via del calo della produzione.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 94,63, vicino al massimo di tre settimane di 94,84 toccato venerdì.