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Dollaro stabile dopo i dati USA negativi

Pubblicato 27.07.2016, 14:40
© Reuters.  Il dollaro pressoché invariato dopo i dati USA, riflettori accesi sulla Fed
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Investing.com - Il dollaro è stabile contro le altre principali valute questo mercoledì, dopo il rilascio dei dati USA sugli ordinativi di beni durevoli, gli investitori restano cauti in attesa della decisione sulla politica monetaria della Federal Reserve che arriverà nel corso della giornata.

Il Dipartimento per il Commercio ha dichiarato che gli ordinativi di beni durevoli sono crollati del 4,0% il mese scorso, secondo il Dipartimento per il Commercio, contro il calo dell’1,1% atteso dagli analisti. Il dato di maggio è stato rivisto al un calo del 2,8% rispetto al 2,3% inizialmente stimato.

Gli ordinativi di beni durevoli core, che escludono la categoria volatile del trasporto, sono inaspettatamente scesi dello 0,5% il mese scorso, rispetto all’incremento previsto dello 0,3%.

Sebbene secondo molti investitori la Fed lascerà invariata la politica monetaria questa settimana, la banca potrebbe fornire indicazioni sulla tempistica dei futuri aumenti dei tassi.

Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,13% a 1,1099.

La sterlina è in calo, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,13% a 1,3114.

Il report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha mostrato che il prodotto interno lordo (PIL) è aumentato ad un tasso destagionalizzato dello 0,6%, nel trimestre terminato il 30 giugno, superando le aspettative di una crescita dello 0,4%. Su base annua, l’economia britannica ha visto una crescita del 2,2% nel secondo trimestre, superando le attese di una crescita del 2,0%.

Ma i dati non hanno creato ottimismo sull’economia britannica, in quanto i dati relativi al secondo trimestre rappresentano gli ultimi dati prima del referendum del 23 giugno che ha decretato l’uscita del Regno Unito dall’UE, la cosiddetta Brexit.

Secondo un sondaggio Bloomberg rilasciato quest’oggi, si prevede una contrazione dell’economia britannica dello 0,1% nel terzo trimestre.

Intanto il cambio USD/JPY è in salita dello 0,95% a 105,63, staccandosi dal minimo di un mese e mezzo di 103,98 toccato martedì, mentre il cambio USD/CHF è stabile a 0,9930.

Lo yen si è indebolito dopo la notizia che il governo avrebbe previsto uno stimolo fiscale di circa 28 mila miliardi di yen (265,3 miliardi di dollari) a sostegno dell’economia nipponica. Questo supererebbe le attese dei mercati che si aspettavano uno stimolo fiscale intorno ai 20 mila miliardi di yen.

Gli investitori attendono ora il vertice di politica monetaria della Banca del Giappone in agenda questa settimana. La BoJ dovrebbe allentare ulteriormente la politica monetaria venerdì, a conclusione della revisione, e potrebbe abbassare ancora i tassi ed annunciare nuovi acquisti di asset.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD in calo dello 0,35%, a 0,7477, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,13% a 0,7045.

Intanto, il cambio USD/CAD è stabile a 1,3184, vicino al massimo di quattro mesi toccato ieri di 1,3245.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 97,24 vicino al massimo di quattro settimane di 97,62.

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