Investing.com - Il dollaro è stabile contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, gli investitori tengono d’occhio i progressi sulla proposta di legge sulla riforma fiscale USA, mentre la sterlina viene incoraggiata dalle speranze di raggiungere un accordo sulla Brexit.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 93,23 alle 03:40 ET (08:40 GMT), ma si avvia a registrare un calo mensile. L’indice è crollato dell’1,29% a novembre.
I dati di ieri che hanno mostrato che l’economia statunitense è cresciuta più del previsto nel terzo trimestre hanno spinto il dollaro.
Secondo il Dipartimento per il Commercio, il prodotto interno lordo statunitense è cresciuto al tasso annuo del 3,3% lo scorso trimestre, il tasso più veloce dal terzo trimestre del 2014.
Gli investitori restano concentrati sulla proposta di legge sulle tasse USA che si appresta ad essere votata dal Senato nel corso della settimana, nei timori per quanto potrebbe espandere il deficit federale.
Il dollaro sale contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,37% a 112,33, staccandosi dal minimo di dieci settimane di lunedì di 110,85.
L’euro è stabile contro il dollaro, con la coppia EUR/USD a 1,1852, restando al di sotto del massimo di due mesi di lunedì di 1,1961.
La sterlina sale al massimo di due mesi, con il cambio GBP/USD in salita dello 0,48% a 1,3471 dopo che i diplomatici dell’Unione Europea hanno affermato che il Regno Unito si è “avvicinato” alle richieste UE sulla Brexit.
Intanto, il dollaro neozelandese è sceso al minimo di oltre una settimana nella notte, con il cambio NZD/USD giù dello 0,65% a 0,6837.
Il “kiwi” si è indebolito sulla scia dei dati che hanno rivelato che il sentimento delle imprese della nazione è crollato al minimo di otto anni a novembre, con le compagnie preoccupate per il cambio di governo.
Il dollaro australiano è stabile, con la coppia AUD/USD a 0,7573.