Investing.com - Il dollaro è pressoché invariato contro le altre principali valute questo martedì, gli investitori rimangono cauti in attesa di progressi sul fronte della riforma fiscale USA e della pubblicazione dei dati sul settore immobiliare statunitense, previsti nel corso della giornata.
I volumi degli scambi si ridurranno sempre di più nel corso della settimana, in vista delle feste natalizie.
Il biglietto verde è stato incoraggiato quando venerdì i Repubblicani hanno dato i tocchi finali alla proposta di legge sulla riforma delle tasse.
Sono fiduciosi che il Congresso possa ora far passare la proposta questa settimana, con il voto del Senato in programma già oggi.
I trader attendono inoltre i report USA sulle concessioni edilizie e le nuove costruzioni, previsti nel corso della giornata, per avere maggiori indicazioni sulla forza del settore immobiliare.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato a 93,19 alle 02:05 ET (06:05 GMT).
La coppia EUR/USD sale dello 0,12% a 1,1795, mentre il cambio GBP/USD è stabile a 1,3388.
L’euro ha trovato supporto quando i Social Democratici tedeschi venerdì hanno accettato di iniziare delle trattative di coalizione con la Cancelliera Angela Merkel, dando l’opportunità di mettere fine allo stallo politico nel paese. Tuttavia, le trattative non dovrebbero iniziare prima di gennaio.
Nel corso della giornata, la Germania pubblicherà il report Ifo sulla fiducia delle imprese.
Lo yen e il franco svizzero sono pressoché invariati, con la coppia USD/JPY a 112,53 e il cambio USD/CHF a 0,9852.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,12% a 0,7671 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,17% a 0,7007.
Dai dati di questa mattina è emerso che l’indice ANZ sulla fiducia delle imprese in Nuova Zelanda è salito a -37,8 a dicembre da -39,3 del mese prima.
Intanto, i verbali della Reserve Bank of Australia mostrano che la banca centrale ha più fiducia che l’economia si rafforzi ulteriormente il prossimo anno, il che potrebbe aprire la strada al primo inasprimento della politica monetaria dal 2010.
Il cambio USD/CAD è stabile a 1,2860.