Investing.com - Il dollaro è stabile contro le altre principali valute questo mercoledì, nei timori per l’imminente riforma fiscale USA.
Sul biglietto verde pesano le voci secondo cui l’importante taglio delle tasse nell’ambito della riforma fiscale statunitense potrebbe essere rinviato di un anno.
Ieri il Washington Post ha riportato che i leader Repubblicani al Senato stanno pensando di rinviare l’implementazione del taglio alle tasse per le aziende per rispettare le norme del Senato.
Il dollaro è stato supportato nelle ultime sedute nelle speranze che i tagli alle tasse operati dal governo possano dare slancio all’economia.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato a 94,77 alle 02:10 ET (06:10 GMT).
Il cambio USD/JPY scende dello 0,16% a 113,82, staccandosi dal massimo di otto mesi di lunedì di 114,73.
All’inizio della settimana, il cambio è stato incoraggiato dalle differenti politiche monetarie adottate dalla Federal Reserve e dalla Banca del Giappone. Il Governatore della BoJ Haruhiko Kuroda lunedì ha annunciato che proseguirà con la sua politica monetaria allentata ma ha aggiunto che la banca seguirà da vicino gli effetti economici dello stimolo prolungato.
L’euro è stabile, con il cambio EUR/USD a 1,1593, il minimo da metà luglio, per via della decisione della Banca Centrale Europea alla fine del mese scorso di estendere gli acquisti di bond fino al settembre 2018.
La coppia EUR/USD scende dello 0,10% a 1,3154, mentre il cambio GBP/USD è stabile a 0,9992.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,17% a 0,7655 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,16% a 0,6910.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,12% a 1,2765.