Investing.com - Il dollaro è stabile vicino al massimo di tre mesi contro lo yen questo mercoledì, spinto dalle speculazioni sul futuro della politica monetaria e fiscale USA, mentre i dati deludenti sull’inflazione nazionale pesano sul dollaro australiano.
Il cambio USD/JPY è scambiato a 113,88 alle 03:28 ET (07:28 GMT), non lontano dal massimo di lunedì di 114,09, il massimo dall’11 luglio.
Il dollaro è stato incoraggiato nelle ultime sedute dalle speranze di una riforma fiscale dopo che il Senato ha approvato una misura di bilancio che consentirà ai Repubblicani di tagliare le tasse senza il supporto dei Democratici.
La richiesta del dollaro è stata supportata inoltre dalle speculazioni di un aumento più veloce dei tassi di interesse se l’attuale presidente della Federal Reserve Janet Yellen, il cui mandato terminerà a febbraio, dovesse essere sostituita da un candidato più interventista.
Il Presidente Donald Trump ha reso noto di stare valutando cinque candidati alla posizione, tra cui Yellen, considerata dagli investitori la più cauta.
Le speculazioni su un presidente della Fed più interventista contribuiscono a ridimensionare i timori di uno scontro all’interno del Partito Repubblicano, che potrebbe frenare gli sforzi di Trump di implementare la sua agenda politica.
L’euro è stabile contro il dollaro, con la coppia EUR/USD a 1,1767 in attesa del vertice di domani della Banca Centrale Europea, in occasione del quale il Presidente Mario Draghi dovrebbe aggiornare i mercati sul futuro del programma di stimolo della banca.
Il dollaro australiano è crollato al minimo di quattro mesi e mezzo nella notte, con la coppia AUD/USD giù dello 0,75% a 0,7717 poiché i dati inaspettatamente deboli sull’inflazione nazionale hanno ridotto le aspettative di un aumento dei tassi da parte della banca centrale del paese nei prossimi mesi.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 93,81.