Investing.com - Il dollaro è pressoché invariato vicino al massimo di sei settimane contro le altre principali valute questo mercoledì, con gli investitori in attesa dei vertici della banca centrali USA, dopo l’annuncio di nuove misure di stimolo in Giappone.
Il dollaro è debole contro lo yen, con il cambio USD/JPY a 101,72, staccandosi dal minimo di tre settimane di 101,07 toccato precedentemente.
In conclusione al vertice di politica monetaria questo mercoledì, la BoJ ha dichiarato di abbandonare l’obiettivo di aumentare la base monetaria, ed ha lasciato invariati i tassi di interesse a meno 0,1%.
La Banca del Giappone ha annunciato di aver adottato una “curva di controllo” tramite la quale acquisterà titoli di stato a lungo termine per mantenere il rendimento a 10 anni ai livelli attuali intorno allo 0%.
La banca centrale ha dichiarato inoltre che continuerà ad acquistare titoli a lungo termine per assicurare un aumento da 80 mila miliardi di yen all’anno.
Ora tutti gli occhi sono puntati sulla Federal Reserve che annuncerà la sua politica monetaria. Sebbene e tra gli investitori sia diffusa l’opinione che la Federal Reserve lascerà invariata la politica monetaria invariata, nei commenti saranno ricercati i minimi suggerimenti sui cambiamenti della politica a breve termine verso la normalizzazione.
Il cambio EUR/USD è stabile a 1,1146, mentre la coppia GBP/USD tocca il minimo di un mese di 1,2986.
I mercati hanno perlopiù trascurato i dati dell’ONS che hanno mostrato che il netto dei prestiti al settore pubblico è salito di 10,05 miliardi di sterline ad agosto, contro le aspettative di un aumento di 10,30 miliardi di sterline. A luglio il dato ha mostrato un calo di 2,43 miliardi, dato rivisto dalla precedente stima di un calo di 1,47 miliardi di sterline.
Il franco svizzero è in salita, con il cambio USD/CHF in calo dello 0,18% a 0,9774.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con il cambio AUD/USD su dello 0,46% a 0,7591 e la coppia NZD/USD su dello 0,15% a 0,7324.
Il cambio USD/CAD scende dello 0,22% a 1,3164.
Le valute legate al greggio sono state sostenute dall’impennata di oltre il 2% segnata stamane in previsione di dati positivi sulle scorte nel corso della giornata.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,99 questo mercoledì.